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Un milione e 300mila euro per ristrutturare la biblioteca comunale

La Redazione
La biblioteca comunale
Finanziamento approvato per #openlibrary, progetto dell'amministrazione comunale presentato in risposta all'avviso pubblico SMARTin Puglia-Community Library, proposto dall'assessorato regionale all'Industria turistica e culturale
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Un presidio sociale e culturale, atto ad aumentare il benessere della comunità: un milione e 300mila euro in arrivo a Corato per la “Biblioteca di Comunità”, progetto che l’amministrazione comunale aveva presentato in risposta all’avviso pubblico SMARTin Puglia-Community Library, proposto dall’assessorato regionale all’Industria turistica e culturale.

Dopo essere stato ammesso in graduatoria nella prima selezione regionale, ora il progetto è stato finanziato: realizzato dagli uffici comunali preposti, con la collaborazione del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino-dipartimento Puglia Imperiale Turismo, #openlibrary è una proposta articolata che prevede la ristrutturazione dell’attuale sede della biblioteca comunale “M.R. Imbriani” non solo dal punto di vista strutturale, ma anche tecnologico, e un suo ulteriore ampliamento di spazi e situazioni in alcuni degli ambienti del piano ammezzato e terzo piano di Palazzo Gioia, con l’attivazione di nuovi servizi compresa una nuovissima sezione per bambini e ragazzi.

«Questi sono i frutti della nostra caparbietà nel voler investire in cultura, con una visione di lungo periodo» spiega il sindaco Massimo Mazzilli. «L’abbiamo sempre pensato e non ci siamo mai fermati neanche in questo campo. Non è solo l’intervento sul bene culturale ma molto di più la realizzazione del progetto #openlibrary, che la Regione ha finanziato per un milione e 300mila euro per la nostra città. È il frutto di un lavoro intenso ed impegnativo, e grazie a questo la nostra comunità beneficerà di un nuovo presidio socio culturale. Un plauso va senza dubbio all’Assessorato regionale all’industria turistica e culturale, e a tutto il suo apparato tecnico, che ha profuso risorse straordinarie per mettere in piedi questo sistema delle biblioteche di comunità, la più corposa strategia di infrastrutturazione culturale della Regione Puglia, volendo e riuscendo a coinvolgere tutte le comunità che hanno sentito questo come il loro progetto, attraverso la costruzione partecipata dello sviluppo culturale dei territori».

SMARTin Puglia-Community Library ha premiato progetti diretti a innovare e incrementare in modo permanente l’offerta di nuovi prodotti e servizi di fruizione culturale pubblica, attraverso l’allestimento di spazi idonei e l’acquisizione di strumentazioni e tecnologie avanzate, con particolare attenzione all’ergonomia, alla sostenibilità e alla riconoscibilità dei luoghi.

«Insomma abbiamo mantenuto una promessa assunta con i giovani e con il mondo della cultura della città, affinché si abbiano maggiori spazi, orari di funzionamento più ampi e maggiori servizi e offerte, con l’obiettivo che diventino il “cuore pulsante” della cultura coratina nella sua più ampia accezione. Questo è un risultato tangibile dell’amministrazione comunale e siamo contenti che questo andrà ad esclusivo vantaggio della nostra amata città».

domenica 24 Dicembre 2017

(modifica il 22 Luglio 2022, 22:26)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

…di quale cultura si parla, in un Paese dove domina l'ignoranza e si issa la bandiera bianca dinanzi al dilagare dell'esasperata esterofilia? Forse questo è un caso di “accanimento terapeutico”. Ora la cultura si fa a teatro, nelle mostre, nelle manifestazioni, nei luoghi “ad hoc”: troppo mirata, troppo limitata nel tempo, troppo astrusa e remota per la massa. Ed è proprio quest'ultima, che forma il “popolo”; ed è proprio quest'ultima che dovrebbe essere raggiunta, e le iniziative di un paese, pur se valide ed encomiabili, non riescono, a tal uopo, a fare un granché. Per il finale: ma non si riesce proprio a fare a meno del solito “pistolotto” autocelebrativo? Sarebbe stato anche gradito se bilanciato, ogni tanto, dagli inevitabili ed umani “mea culpa”.