Sono stati aggiudicati ad un’ATI formata dal Consorzio Italiano Costruzioni e Manutenzioni, che ha offerto un ribasso pari al 20,005% sull’importo a base d’asta di 5.647.995,51 finanziati con fondi di bilancio e con mutuo, i lavori per la realizzazione della nuova sede della scuola media “Giovanni XXIII” in via Teano.
Il progetto per la realizzazione della nuova scuola media “Giovanni XXIII” è stato realizzato dai tecnici del gruppo di lavoro coordinato dall’arch. Michele De Lucchi: si sviluppa su una superficie complessiva di circa 12mila metri quadrati previsto nell’area sita in via Lago Baione ubicata nei pressi della sede dell’Istituto Statale d’Arte e della nuova stazione della ferrovia Bari Nord, punta, al tempo stesso, a creare una struttura scolastica moderna e a riqualificare la zona dotandola di un’importante attrezzatura di interesse collettivo.
Il nuovo edificio scolastico progettato secondo i più moderni criteri di edilizia biosostenibile, da realizzarsi con materiali locali, sarà composto da 18 classi e sarà dotato di laboratori per attività scientifiche, musicali, informatiche e tecnologiche, biblioteca, auditorium, palestra coperta e scoperta, uffici. Il tutto redatto secondo i migliori comfort e requisiti della moderna edilizia scolastica.
L’opera è ritenuta «strategica per il futuro dei nostri ragazzi e di tutto il corpo docente e non docente, importantissima anche per l’intera città nell’ambito delle opere pubbliche – come sottolinea il Sindaco Massimo Mazzilli – e che andrà a risolvere una problematica in attesa di soluzione da decenni. Senza dubbio questa scuola rappresenta la più grossa opera pubblica negli ultimi anni. Ringrazio per i provvedimenti licenziati e per l’impegno speso nel perguire questo iter l’intera Giunta e gli uffici comunali interessati».
«Appaltati i lavori – conclude Mazzilli – la costruzione della nuova sede della scuola media “Giovanni XXIII” sarà una realtà. Sarà una scuola moderna, degna dell’importanza che questo Istituto riveste per la comunità scolastica coratina e che, peraltro, contribuirà alla riqualificazione della vasta aerea in cui è prevista».