Politica

Noi con Salvini: «Stiamo allevando canaglie e bulli?»

La Redazione
Bullismo
«L'episodio di sabato mette allo scoperto un disastro educativo e morale su tutti i fronti. Si direbbe che tanti allarmi contro il bullismo hanno fatto pubblicità e lo hanno diffuso» scrivono dal partito
3 commenti 245

Nella nota che di seguito riportiamo integralmente, il Movimento Noi con Salvini inizia con una domanda: «stiamo allevando canaglie e bulli?». Il riferimento è all’episodio di violenza che si è verificato sabato scorso.

«Ci hanno rimproverato di trattare sempre gli stessi temi, di attaccare sempre gli stranieri, i migranti e quant’altro – scrivono dal Movimento – Ebbene stasera ci occupiamo di un problema tutto italiano, un’emergenza educativa che ha colpito anche Corato con insospettata brutalità: sabato 14 ottobre una gang di una ventina di ragazzi ha aggredito, picchiato e ferito un quattordicenne nei pressi di Santa Maria Greca. Sono intervenuti un uomo e una donna, alcuni dei teppisti sono scappati ma la maggioranza del branco è rimasta, minacciando anzi chi è intervenuto, per poi disperdersi all’arrivo dei genitori. Qualcuno di questi bulli aveva anche un coltello.

Viviamo dunque in una città pericolosa, e questa impresa non farà altro che incoraggiare ancora di più un branco di minorenni scatenati e violenti. Ma come è potuto succedere? In Rete ovviamente le diagnosi si sprecano: è colpa dei genitori, è colpa della scuola, è colpa della società, è colpa dell’ambiente, è colpa della crisi dei valori. Tutte parole che alla fine suonano vuote perché possiamo fare tutte le diagnosi che vogliamo ma se come al solito nessuno è disposto ad agire restano chiacchiere che lasciano il tempo che trovano.

Se mai, una vicenda come questa mette allo scoperto l’ipocrisia buonista nella quale viviamo. Ce la prendiamo coi ragazzi ma li viziamo in ogni modo, non li chiamiamo mai a rendere conto di niente (la colpa è sempre di qualcun altro, che diamine!).

Ce la prendiamo con le famiglie ma prima le abbiamo sfasciate con il divorzio, con l’aborto, con l’abbandono degli anziani e dei malati, e abbiamo chiamato “conquiste di civiltà” tutto questo marciume. E guai se i genitori punissero i figli con la severità che meritano! Come minimo si beccherebbero una denuncia per maltrattamenti, finirebbero sui giornali, sarebbero linciati dalla tv. Come possiamo pretendere che le famiglie possano educare i figli se abbiamo imposto ai genitori ritmi di lavoro che li tengono lontani da loro 10 o 12 ore al giorno?

Facciamo la predica a chi non interviene ma poi neghiamo ai cittadini la possibilità di difendersi contro la malavita, anzi mandiamo in galera chi spara ai ladri per difendere la propria vita e quella dei propri cari. Pretendiamo il coraggio quando ogni giorno non facciamo altro che parlare di Pace, organizzare Marce della Pace, insegnare a cantare canzoncine per la Pace, e quando i terroristi sparano e sgozzano la nostra unica reazione è “Imagine” di John Lennon e i gessetti colorati.

Ci vengono a dire che non bisogna costruire muri quando sono stati proprio i muri dei castelli che salvarono l’Europa dall’invasione dei Mongoli di Gengis Khan. Davvero ci meritiamo il sarcasmo di Trilussa nella sua poesia “Er Leone e er Conijo”: “E comme vuoi / che s’improvisi un popolo d’eroi / dov’hanno predicato li coniji?”.

L’episodio di sabato mette allo scoperto un disastro educativo e morale su tutti i fronti. Si direbbe che tanti allarmi contro il bullismo abbiano avuto l’effetto esattamente contrario: gli hanno fatto pubblicità e lo hanno diffuso.

A questo punto c’è da chiedersi, drammaticamente, a cosa sono serviti tanti progetti scolastici, tante riunioni, tante ore passate a progettare elaborate strategie educative se il risultato è questo. Come disse il giudice inglese che condannò all’ergastolo due minorenni che avevano barbaramente assassinato un bambino di due anni (il caso James Bulger, 1993): “Forse sarebbe il caso di ‘capire’ di meno e punire di più”».

lunedì 16 Ottobre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 2:14)

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Mia Campari
Mia Campari
6 anni fa

E sì, puniamo.
Facciamo le ronde.
Tolleranza zero.
Ruspe.
Alimentiamo terrore e guerra.
Ognuno faccia il prepotente a casa sua.
Poi però, se avanza per caso un pochino di tempo, cerchiamo di educare amorevolmente…con una leggera dose in più di interesse per la vita dei propri figli.

 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

I “salviniani” affermano realtà sulle quali tutti concordano, ma che non hanno il coraggio di esternare pubblicamente, data la ritrosia del meridionale nell'esporre le proprie idee, se esse si discostano dal comune “sentire” (il: “cosa deve dire la gente” e non il: “cosa è giusto fare”, è stato per anni il parametro di comportamento delle persone). Io dovrei essere contento nel notare che qui vi è qualcuno d'accordo col mio concittadino Matteo, ma non lo sono, ed il perché l'ho sempre detto: non mi piace che il sud adotti come “fari”, politici e partiti che con il sud non hanno alcunché a che fare. Perché usarli come portavoce, quando le stesse cose possono essere elaborate “in loco”? Anche il riferimento al giudice “inglese” denota un' inesistente stima per tutto ciò che è autoctono.

Agnese
Agnese
6 anni fa

Il loro santone è in divorziato, a però lui può fare tutto