“Rivoluzionario, giovane, innovativo e capillare”: con il progetto di comunicazione dal titolo “L’imballo, lo sballo, lo rimetto in ballo” il Comune di Corato si è aggiudicato il premio di 10mila euro relativo al “Bando a sostegno di attività di comunicazione locale”, emanato dal consorzio Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) per il Comuni facenti parte del “Club dei Comuni Ecocampioni 2017”.
Quest’anno i progetti dovevano essere finalizzati all’informazione, sensibilizzazione, ed educazione degli esercizi commerciali sulla raccolta differenziata di carta e del cartone, con particolare riferimento allo sviluppo della raccolta differenziata non domestica. «Molti sono stati i Comuni che hanno strutturato le loro proposte – si legge nella nota diffusa dal Consorzio a firma del direttore Carlo Montalbetti – ma in questa edizione ad aggiudicarsi i 30mila euro messi a disposizione da Comieco sono stati i Comuni di Corato, Adelfia e Cosenza con progetti, rivoluzionari, giovani, innovativi e capillari».
Il Comune di Corato infatti, facendo parte del Club dei Comuni Ecocampioni 2017 grazie al dato di raccolta differenziata della carta e cartone che si mantiene sopra la media regionale (in particolare, come si legge nelle note del Consorzio, “sulla raccolta domestica Corato registra buoni margini di crescita”), ha partecipato con l’Asipu al bando del Comieco riservato alle regioni Campania, Puglia, Sardegna, Calabria e Abruzzo, proponendo il progetto di comunicazione dal titolo “L’imballo, lo sballo, lo rimetto in ballo”, che si è aggiudicato il premio di 10mila euro. Un progetto finalizzato all’informazione, sensibilizzazione ed educazione degli esercizi commerciali, sulla raccolta differenziata di carta e del cartone, con particolare riferimento allo sviluppo della raccolta differenziata non domestica.
La selezione e l’assegnazione sono state decise dalla commissione giudicatrice, composta da rappresenti di Comieco, che ha assegnato il finanziamento a sostegno di attività di comunicazione locale sulla raccolta differenziata di carta e cartone.
«Un’ulteriore conferma di ciò che l’amministrazione comunale sta realizzando di positivo in questa città, ottenendo ottimi risultati nell’ambito della raccolta differenziata grazie ad una seria e impegnativa programmazione – sottolinea il sindaco Massimo Mazzilli – che, grazie alla collaborazione della maggioranza dei cittadini, ci vede ai vertici delle classifiche come modello virtuoso nel Meridione.
Questo ulteriore riconoscimento da parte di Comieco, che ci premia in maniera quasi esclusiva (tre soli Comuni in cinque regioni) conferma il ruolo fondamentale che abbiamo sempre attribuito all’efficacia dell’informazione per i cittadini e i commercianti, attori principali per il successo delle buone pratiche anche in questo settore».
Se non fosse per qualche incivile che lascia ancora per strada i sacchetti di spazzatura, oggi Corato sarebbe se non lo è già un modello di raccolta rifiuti e di differenziata. Comunque al di là dei buon pensanti falsi moralisti questo premio di 10.000 € premia l'amministrazione, l'azienda ASIPU e tutti i coratini che hanno un altissimo senso civico. Perseguire questa strada e migliorarsi sempre. Complimenti
Invece di pensare a queste cazzate premio x il comune di Corato caro sindaco devi far pagare la tassa dei rifiuti con una agevolazioni al cittadino che ga fatica x pagare le tasse avoi x far star bene la nostra amministrazione che non sta facendo nulla x Corato so tott kiakkr
“Quelli” che il signor Ferrara definisce “incivile” usando particolare tatto ed educazione, io, li definirei : imbecilli, stolti, stupidi, cretini, IGNORANTI, vigliacchi, sporcaccioni, villani, cafoni, maleducati… Ma non c'è niente da fare l'aggettivo più “azzeccato” rimane IMBECILLI (non a caso l'ho messo per primo), in quanto sporcano la loro città, “casa” loro. A quella gente io dico (e scrivo) MOLTO convintamente 1.000 volte e mille volte ancora : “IMBECILLI” . Angela Mazzilli, Corato.
Come ebbi modo di sottolineare, parlando dell'esasperata abitudine (facendo leva sulla passione ereditata dai nostri avi, che si divertivano come matti ad assistere ai giochi cruenti nelle arene) di trasformare ogni trasmissione televisiva in una gara, con il pubblico idiota che applaude continuamente a comando), anche in questo caso si parla di “competizione”. Ma io, piuttosto che premiare i Comuni che hanno “svolto ciò che era loro dovere fare”, avrei “castigato” quelli che tale dovere non l'hanno portato a termine. E poi, lasciando, lo Stato, il compito della “informazione” solo ai Comuni, ha fatto sì che ci fossero diverse “Italie”, procedenti a velocità diverse. Sarebbe stato meglio trasmettere, alla tv, qualche gara in meno e qualche “consiglio” di buon comportamento in più…
come al solito il disfattismo becero di qualcuno mortifica tutto, rende nullo ogni tentativo di far risaltare un impegno, un obiettivo raggiunto, un traguardo di speranza. ok nn conta nulla quello che è positivo, conta solo il lamento, il rancore, l'acredine. opporsi sempre.
Disfattismo? E tutto il sud che sta a guardare passivamente alla finestra della politica nazionale, lo chiamiamo “iperattivo ed ottimista”? Tutti i miei interventi servono a scuotere la gente, senza dare risalto a fatti del tutto marginali. Sono stati sempre esaltati gli effetti prodigiosi di un qualcosa che deriva solo dal “dovere”: l'attività di una Amministrazione, la raccolta differenziata da parte dei cittadini, nel caso specifico, ed altro. Io ho sempre tenuto in altissima considerazione il senso del dovere, e non ho mai preteso premi, quando l'ho svolto col massimo impegno, ottenendo il massimo risultato. Premiare il “dovere”: ma dove..?
dott. di gennaro si è sentito colpito senza essere in alcun modo un mio obiettivo, rivolgendomi
ad altri. comunque visto che mi ha tirato in ballo, mi permetto sommessamente di consigliarle di essere un po' meno ecumenico nei suoi interventi, che leggo sempre con piacere. lei dà l'impressione di aver sempre capito tutto, di spiegare a tutti come và il mondo, ma alcune volte è davvero stucchevole.
Non rinnego assolutamente ciò che dice nerdrum su di me, essendo un uomo, con i suoi tanti, troppi difetti. Ma noto, anche in lui, potenzialità sopite, che avrei voluto fossero espresse. Il “dott” l'ho conseguito molti lustri fa: ora sono solamente Salvatore Di Gennaro.