Politica

Scuole, il Pd attacca il sindaco: «Numerosi edifici sono indegni»

La Redazione
Scuola "Imbriani"
«Caro sindaco, le vorremmo ricordare la situazione reale» scrivono dal Pd
2 commenti 780

«Spiace constatare come il sindaco abbia ancora una volta ignorato lo stato indegno in cui versano numerosi edifici scolastici cittadini». Non ha usato mezzi termini il gruppo consiliare del Partito democratico: nel testo, che di seguito riportiamo integralmente, un rapido elenco di tutte le cose da realizzare.

«In questi giorni abbiamo vissuto a più riprese l’inizio del nuovo anno scolastico sempre emozionante e carico di aspettative, di progetti di sacrifici che riguardano tutti, giovani e meno giovani. Formuliamo sinceri auguri di buon lavoro all’intera comunità scolastica.

È giunto, immancabile, anche il messaggio augurale del sindaco Mazzilli, recatosi anche in varie scuole della nostra comunità cittadina. Tuttavia, come non mai, il comunicato del sindaco è apparso intriso solo di tanta formalità e di opportunismo. Infatti, spiace constatare come il sindaco abbia ancora una volta ignorato lo stato indegno in cui versano numerosi edifici scolastici cittadini.

Caro sindaco, prima di parlare di tutti i buoni propositi e di tutto ciò che lei scrive di aver già fatto, le vorremmo ricordare che la situazione reale in cui versano le strutture scolastiche è davvero dequalificante, essendo, contrariamente a quanto da lei descritto, bisognosa di consistenti lavori di riqualificazione ed adeguamento.

Giusto per citare alcuni esempi di degrado, vogliamo ricordarle lo stato in cui versano la scuola elementare “Luisa Piccarreta”, la palestra del “Fornelli”, la scuola media “Imbriani” (ormai “ingabbiata” da anni e chissà per quanto tempo ancora). Ed ancora, la scuola “Cifarelli” che resta in attesa di una profonda riqualificazione dell’intero plesso al pari del “Tattoli-De Gasperi” con l’annesso “Polivalente” e il sempre più periferico plesso “Via Gravina”.

Eppure di soldi, ne sono stati messi a disposizione in varie occasioni e con vari concorsi finalizzati.

Allora caro sindaco, essendo già trascorsi quasi tre quarti del suo mandato, contraddistintosi ad oggi solo per lacune, lentezze e faide interne alla maggioranza, l’appello che le rivolgiamo è quello di intraprendere una azione di governo più incisiva, di dare segnale concreto e tangibile della sua presenza, perché, ad oggi, lei e la sua giunta risultate non pervenuti.

Più volte, le strutture di cui noi oggi denunciamo il degrado, sono state inserite nel piano triennale delle opere pubbliche (basti ricordare la ristrutturazione con efficientamento energetico della scuola “Cifarelli”, il completamento dell’adeguamento delle norme di sicurezza delle scuole medie “De Gasperi” e “Imbriani”, l’adeguamento funzionale della palestra “Fornelli”, solo per citarne alcune).

A quando il piano di riordino scolastico? Si continua a mettere toppe dappertutto senza affrontare, come meriterebbe, una revisione organica dell’intero comparto scuola. Una revisione che progetti a medio lungo termine il futuro della organizzazione scolastica a Corato tenendo conto della denatalità e della effettiva condizione in cui versa l’edilizia scolastica a Corato, per citarne solo alcuni.

A quando la individuazione e messa a disposizione dell’area metropolitana dei suoli necessari alla edilizia scolastica degli istituti di istruzione superiori? Il liceo classico e il professionale non hanno una sede propria e questo deprime, limita il lavoro degli operatori di dette scuole.

Ciò che formalmente annunciate in Consiglio Comunale, rimane lettera morta, dimostrando di fatto, l’incapacità di questa amministrazione di reperire fondi Europei, Statali e Regionali e comunque di progettare a medio termine; questo accade non solo nei settori quali la riqualificazione dell’edilizia scolastica e il suo adeguamento, ma si manifesta anche nella mancata finalizzazione a scopo turistico, culturale, sociale dell’acquisto dell’area annessa alla necropoli di San Magno, del Dolmen che ormai è in stato di completo degrado e della ristrutturata Torre Palomba, avviata anch’essa all’abbandono. Queste sono la lapalissiana rappresentazione, sia pure parziale, dello sperpero di risorse pubbliche.

Alla luce di quanto sopra, ammetta il fallimento e ne tragga le conseguenze».

sabato 23 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 4:06)

Notifiche
Notifica di
guest
2 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

La scuola e tutte le altre istituzioni “pubbliche”, soffrono da decenni del contrasto fra il desiderio di “proletariare” o “assistere”, a seconda dei punti di vista delle varie fazioni politiche che si sono alternate alla guida del Paese, ogni aspetto della vita italiana, e l'incapacità di farlo, da una parte (i vari governi), e riceverlo con intelligenza, dall'altra (il popolo). Il caos sociale che ne è derivato proviene proprio dall'errore nell'aver dato priorità alle esigenze dei singoli gruppi, più o meno grandi, e non dello Stato intero, l'unica entità che rimane, e che quindi va tutelata più di ogni altra cosa. E poi, parlare a nome di un partito, il PD, che non ha nulla di autoctono? Mazzilli? E' l'ultimo dei colpevoli.

nerdrum
nerdrum
6 anni fa

caduti dal letto… in pieno sonno i PD si svegliano e scoprono le scuole a corato. tre anni di opposizione scialba, sterile, inutile, legittimano questo governo cittadino ed ancor più grave, quello che verrà…. x chi vuol capire.