Politica

“Rigenerazione urbana”, il Comune in ascolto dei cittadini

La Redazione
Isole ecologiche e piste ciclabili
«Una importante occasione di partecipazione e di confronto tra amministrazione comunale e cittadini, portatori di interessi pubblici e residenti» secondo il sindaco
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L’amministrazione comunale incontra la città per presentare e discutere del Progetto di Rigenerazione Urbana: l’obiettivo è raccogliere il contributo, le idee ed i suggerimenti utili a perfezionare le iniziative in preparazione, mediante un percorso di trasparente partecipazione.

I processi di rigenerazione urbana e di miglioramento energetico sono prioritari per tutta la comunità. Perciò giovedì 14 settembre alle 18 nella Sala Consiliare di Palazzo di Città si svolgerà il secondo incontro pubblico sulla Rigenerazione Urbana – partecipazione al bando regionale per la selezione delle aree urbane e delle Autorità urbane in attuazione dell’Asse prioritario XII “Sviluppo Urbano Sostenibile SUS del Po Fesr Pse 2014/2020 ed aggiornamento del DPRU Documento Programmatico di Rigenerazione”. Interverranno l’assessore regionale all’urbanistica Alfonso Pisicchio, il sindaco Massimo Mazzilli e l’assessore all’urbanistica del Comune di Corato, sen. Luigi Perrone.

«Quella di giovedì è una importante occasione di partecipazione e di confronto tra amministrazione comunale e cittadini, portatori di interessi pubblici e residenti – sottolinea in sindaco Massimo Mazzilli – perché presenteremo il contesto della rigenerazione urbana nella nostra Città ed ascolteremo la Comunità per comprendere se le nostre idee di sviluppo incontrano le aspettative e le esigenze dei cittadini. L’incontro sarà soprattutto occasione per raccogliere le istanze della gente, per condividere le future strategie di intervento con i cittadini, i rappresentanti delle forze economiche, professionali, imprenditoriali e sindacali, che invitiamo a partecipare per apportare nuove idee a questo mosaico progettuale».

L’invito è dunque «alla partecipazione a questo incontro con spirito di collaborazione e condivisione, svolgendo un ruolo attivo e di responsabilità sia in fase di definizione delle scelte progettuali che, in futuro, in fase di gestione e presa in carico delle attrezzature e servizi».

Corato, già dotata di Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (Dpru), ha individuato il centro storico e le periferie come ambito di rigenerazione, aree che hanno valenza di carattere storico e testimoniale, ma anche fragilità di carattere fisico e sociale: questo spiega l’importanza di coinvolgere gli abitanti nei processi decisionali che porteranno alla definizione della detta Strategia da presentare alla Regione.

In questa direzione vanno di fatti i programmi in fase di cantierizzazione del Pruacs per il rione Belvedere, del Pirp e del programma Periferie Aperte, finanziati dallo Stato anche tramite la Città Metropolitana, per la zona periferica della C167.

«La partecipazione non è solo una modalità di acquisizione del consenso, ma anche e soprattutto una forma di legittimazione delle scelte di interesse pubblico. La formulazione dei Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana – conclude il sindaco – costituisce un laboratorio di sperimentazione per il recupero urbano non solo da un punto di vista dei contenuti degli interventi previsti e della loro reciproca integrazione, ma anche dal punto di vista dell’architettura del processo decisionale per la realizzazione di un documento programmatico condiviso e per la formulazione della proposta».

Per contributi: rigenerazioneurbana@comune.corato.ba.it Pagina facebook: https:/www.facebook.com/rigenerazioneUrbanaCorato/

martedì 12 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 4:39)

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  "Non" dubito, ergo sum".
"Non" dubito, ergo sum".
6 anni fa

Ad un lettore attento non sfugge un particolare: “l'invito alla partecipazione con spirito di collaborazione, ecc…ecc…”. Se uno ha già in se questo sentimento, non c'è bisogno di ricordarglielo. Se uno non lo possiede, non ci sono inviti che valgano, a fargli assumere un comportamento collaborativo. Il sistema monolitico amministrativo (una sola figura, pur con limitazioni, al comando) comporta la delega della fiducia: più un “capo” è decisionista, ma attentissimo alle istanze che gli giungono quotidianamente da più canali (senza la necessità di indire un'assemblea dagli esiti incerti, riguardo al suo normale svolgimento), più è stimato.