Politica

Toponomastica, il Comune cerca quattro esperti

La Redazione
L'intitolazione del piazzale della stazione alle 23 vittime del disastro ferroviario
Dovranno far parte della commissione comunale insieme a personale comunale e ai consiglieri. La candidatura va presentata a Palazzo di città entro le 12 del 6 ottobre prossimo
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A chi intitolare le strade, le piazze, gli impianti, gli elementi urbani e le epigrafi commemorative? Su questo dovrà avanzare proposte ed esprimere un parere – non vincolante – la “Commissione comunale toponomastica” che la Giunta si occuperà di nominare.

Attraverso un avviso pubblico firmato dal sindaco Massimo Mazzilli, l’amministrazione chiede ai cittadini di candidarsi a far parte della commissione: secondo il regolamento, oltre al personale comunale e ai consiglieri, devono farne parte quattro esperti.

Per candidarsi è necessario presentare il proprio curriculum da cui si evinca la conoscenza di alcune discipline funzionali: storia e cultura (con particolare riferimento a quelle locali), architettura, topografica locale, glottologia, scienze matematiche fisiche e naturali, archivistica.

La candidatura va presentata entro le 12 del 6 ottobre prossimo: a mano presso l’Ufficio Protocollo Generale che si trova al primo piano del Palazzo di città, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo egov.corato@cert.poliscomuneamico.net

mercoledì 6 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 5:10)

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 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

Credo che, se si intitolano strade e piazze in modo caotico, sarà difficile capire dove un punto si trovi nella città. Le vie tra le case appena costruite a Milano, nel 1956, nel quartiere dove io andai ad abitare, portavano tutte nomi di fiori. Trovare una persona degna di ricevere il nome di una strada? E' difficile reperirla, dato che tutti noi scendiamo, almeno una volta nella vita, a compromessi con la nostra coscienza, e questo già ci declassa, rendendoci non degni. Quindi si inauguri il quartiere delle città, quello degli animali, quello dei fiumi, quello dei monti e così via, senza convocare commissioni, delle quali la storia d'Italia è fin troppo piena. Sarà intuitivo così comprendere, in quale zona tale strada si trovi.

m.m
m.m
6 anni fa

E qualche esperto per rifare le strade?

 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

Giuseppe ha riesumato il vecchio discorso dell'Unità d'Italia: un grande errore voluto da pochi esaltati o speculatori della situazione. Non si può creare una nazione limitandosi ad osservare una cartina geografica, senza considerare che all'interno dell'apparente omogeneità di essa vi sono dei mondi tra loro sconosciuti, e che mai si incontreranno se non per il fatto che le parti peggiori infetteranno inevitabilmente ciò che di buono esiste negli altri. Ribadisco che il Cavour voleva l'unità solo a scapito dell'Austria e del Vaticano: sul Regno delle due Sicilie, realtà a se stante, non nutriva alcun interesse. E i risultati del non aver ottemperato al suo desiderio, ora si vedono: un sud “difficile”, senza una guida e senza la voglia di averne una.