Politica

Reddito di dignità, avviati i primi percorsi di inserimento lavorativo

La Redazione
Il camper ReD a Corato
Il sindaco: «una indennità per la partecipazione ad un tirocinio, o ad altro progetto di sussidiarietà, mirato a ridurre il rischio di marginalità per l'intero nucleo familiare e per dare maggiore fiducia in se stessi»
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Sono stati avviati nei giorni scorsi i primi percorsi di inserimento sociale e lavorativo per i beneficiari del Sia/Red (reddito di dignità), saranno impiegati in attività sociali sul territorio. Dopo la firma delle convenzioni con gli enti ospitanti, l’Ambito Sociale di Corato-Ruvo-Terlizzi ha dato il via alle misure regionali per il contrasto alla povertà previste per le persone che si trovino in difficoltà, anche temporanee, tali da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile.

«Grazie alla disponibilità di alcuni enti, pubblici e privati attivi sul nostro territorio – spiega il sindaco Massimo Mazzilli – è finalmente stato possibile dare attuazione ai percorsi di inserimento sociale e lavorativo previsti dal Sia/Red, offrendo alle comunità locali di Corato, Ruvo e Terlizzi, una risposta concreta al bisogno di aiuto dei nostri concittadini in difficoltà».

Nei giorni scorsi, presso la sala verde di Palazzo di Città, c’è stata la firma congiunta delle sottoscrizioni con gli enti ospitanti. Un’occasione formale che ha rappresentato un momento importante della condivisione, tra istituzioni pubbliche e operatori economici privati e del “Terzo Settore”, di una responsabilità comune in relazione al tema della povertà e della coesione sociale.

Ad oggi, in riferimento alla prima edizione della Misura Sia/Red 2016, dopo le verifiche dell’Inps e dell’ente locale, risultano ammessi 146 beneficiari, per 50 dei quali è stata avviata la presa in carico. Per 13 di questi è già stato dato avvio al percorso di tirocinio formativo nell’ambito di attività sociali (in particolare 2 per assistenza in luoghi pubblici). Le attività, per le quali è previsto una indennità che va da 200 a 600 euro mensili, avranno termine entro ottobre 2017 misura, in relazione ai primi percorsi di tirocinio formativo avviati.

«Il Reddito di Dignità non è solo un sussidio economico ma un programma di inserimento socio-lavorativo. Non c’è un “chi dà” e un “chi riceve”. C’è una comunità intera che si attiva e si aiuta grazie a una forte partnership pubblico-privato.

In questo percorso individuale – conclude il sindaco – l’aiuto economico è di sicuro importante, ma è anche solo una delle componenti del patto di inclusione sociale attiva. Si tratta di una indennità per la partecipazione ad un tirocinio, o ad altro progetto di sussidiarietà, mirato a ridurre il rischio di marginalità per l’intero nucleo familiare e per dare maggiore fiducia in se stessi.

Infine tengo a ringraziare quanti hanno reso possibile l’attuazione di queste risorse regionali ed in particolare gli assessori e gli uffici servizi sociali dei tre Comuni, la responsabile dell’ufficio di Piano e il Centro per l’impiego di Corato».

giovedì 13 Luglio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 7:40)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Sempre d'accordo sull'aiutare chi ha bisogno (ma se non aboliamo la carta moneta, i parametri di riferimento saranno sempre oggetto di dubbio), continuo però a notare il completo distacco dalla realtà da parte degli amministratori, che credono di governare il “Paese dell' ortodossia assoluta” e non quello dell'assurdo divenuto regola.