Attraverso due punti all’ordine del giorno il consiglio comunale, ancora una volta, ha dovuto esprimersi sulla Sanb Spa, la società per azioni “Servizi ambientali per il nord barese”.
Con 12 favorevoli voti e 5 astenuti è stata approvata una modifica allo Statuto. Secondo quanto spiegato dal sindaco Massimo Mazzilli «le direttive da seguire sono cambiate in itinere a causa di una variazione normativa dopo l’altra. Oggi lo Statuto deve prevedere sia il consiglio di amministrazione con massimo cinque componenti che l’amministratore unico. Diversamente da qualche mese fa, il Legislatore ha deciso che i componenti del consiglio di amministrazione non possono essere dipendenti comunali: per questo motivo quelli nominati si sono dimessi».
Con il secondo punto all’ordine del giorno, approvato con 14 voti favorevoli e 4 contrari, si è decisa la ricapitalizzazione della Sanb.
«La società – ha chiarito il primo cittadino – è stata gestita con un lavoro encomiabile e con ostinazione ma oggi l’obiettivo è di rimetterla in bonus: il Comune di Corato con questa delibera le riconosce circa 18mila euro. Il motivo per cui – senza alcun piacere – dobbiamo ricostituire il capitale è solo uno: quello iniziale è stato speso per i compensi all’organo di controllo e per i costi per perizia di stima al fine di determinare il costo di affitto per il ramo di azienda di Asipu.
Per avviare la gestione il capitale sociale deve essere ricostituito pro quota: solo così si potrà nominare l’organo amministrativo, firmare la stipula dei contratti con le società che devono mettere a disposizione il servizio ed iniziare le attività d’azienda. La perdita accumulata non è dipesa dalla gestione derivante dalla inefficacia dell’attività ma solo e soltanto dal tempo passato tra la costituzione e la non ancora operatività derivata da procedure amministrative. La Sanb, ribadisco, sarà la seconda società pubblica in tutta la Puglia dopo quella di Bari».
«Apprezzo la premessa del “non con piacere”» ha commentato il consigliere Aldo Fiore prima di chiedere «quanto i Comuni sono interessati alla sistemazione dell’azienda». «Questa delibera, sostanzialmente uguale per tutti, con lo stesso testo “Fitto del ramo di azienda Asipu” – ha risposto la dirigente Cialdella – è stata già approvata da alcuni dei cinque Comuni partecipanti e presto lo sarà da tutti. Ruvo e Terlizzi sono in perfetta sintonia con Corato». Bitonto e Molfetta invece «stanno aspettando di insediare il consiglio comunale. Nessuno dei soci ha osteggiato il percorso, non c’è nessun dissidio» ha precisato il sindaco Mazzilli.
«Speriamo che dopo queste votazioni il progetto vada a termine. Penso che sia giusto dare un’opportuna accelerata» ha concluso Franco Caputo prima della votazione del punto.
Sono situazioni che, data la peculiarità dell'argomento, non permettono al cittadino comune di avere delle idee chiare. Personalmente, da quando sento parlare di “soldi pubblici”, sono rimasto sempre col dubbio se siano stati spesi nel modo migliore. Ma, più che altro, se siano serviti a remunerare, davvero, le persone migliori.
MA QUANTO CI COSTANO QUESTI RIFIUTI?
I soldi buttati e i rifiuti restano…..