Il consiglio comunale per la revoca del presidente del consiglio, Ignazio Salerno, non ha provocato cambiamenti nell'assetto della massima assise cittadina ma – di sicuro – ha portato via qualche certezza.
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La mozione messa ai voti era quella presentata dai consiglieri di opposizione (di seguito la riportiamo integralmente) ed è stata bocciata solo granzie ad un voto, quello dello stesso Salerno: senza di lui il consiglio sarebbe stato spaccato esattamente a metà, con 12 voti a sfavore e 12 a favore. Questa volta Caputo, Di Tria e Roselli hanno voltato le spalle alla maggioranza.
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La diretta video della seduta – durata quasi tre ore – è stata trasmessa da questa pagina (solo su pc) e attraverso la pagina facebook ufficiale di CoratoLive.it (sia da pc che da dispositivi mobili): nelle prossime ore sarà nuovamente disponibile.
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Di seguito il testo integrale della mozione presentata dai nove consiglieri di opposizione.
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«Premesso che la figura del Presidente del Consiglio Comunale deve garantire imparzialità, equità, rigore, intervenendo in difesa delle prerogative del Consiglio Comunale e dei diritti dei Consiglieri, criteri che impongono in capo al Presidente un ruolo di “primus inter pares” a salvaguardia e garanzia del sereno svolgimento dei lavori assembleari.
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Tenuto conto che il Presidente del Consiglio Comunale nell’esercizio delle sue funzioni ha messo in luce in maniera reiterata un comportamento affetto da opacità istituzionale;
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già dalle fasi travagliate e concitate che hanno contraddistinto l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, all’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione Mazzilli nel luglio 2014, che ebbero come conseguenza la fuoriuscita di due Consiglieri Comunali dalla coalizione di centrodestra, si evidenziò subito che l’unica preoccupazione che anima il dibattito interno alla coalizione stessa è una instancabile corsa per la conquista delle poltrone; pur avendo concordato in conferenza capigruppo un punto all’ordine del giorno, lo stesso non è stato inserito nell’ambito del Consiglio tenutosi il 28 novembre;
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numerose volte, si è arrivati alla discussione in consiglio comunale di argomenti all’o.d.g. dei quali mancava la relativa documentazione, sebbene esplicitamente richiesta in mozioni e interrogazioni; numerose volte le bozze di delibera di Consiglio Comunale sono arrivate a pochi minuti dall’inizio dello stesso;
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il presidente del consiglio ha più volte influito sul dibattito consiliare, togliendo la parola ai Consiglieri di opposizione; l’inerzia istituzionale ed il cattivo esercizio della funzione del presidente del consiglio comunale, è parso ancor più evidente nel consiglio comunale del 9 gennaio, durante il quale è stato palese l’atteggiamento di sudditanza nei confronti dell’assessore all’urbanistica.
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Il presidente, nel pieno spregio del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, non ha esercitato la sua funzione; abbiamo più volte richiesto al Presidente del Consiglio di essere garante di tutte le parti politiche e che tale funzione è stata puntualmente disattesa.
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Alla luce di quanto sopra esposto i consiglieri ai sensi dell’art 12 dello Statuto ed art. 9 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale chiedono la revoca del mandato del Presidente del Consiglio, per poter ristabilire un dibattito consiliare presieduto secondo i criteri d’imparzialità, scevro da qualsivoglia condizionamento del Presidente, al fine di garantire un proficuo lavoro di tutte le forze politiche».
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non poteva che andare così……gira e rigira il brodo rimane brodo……di verdure……
Complimenti i cittadini attendono soluzioni sul lavoro,sanità, sicurezza ,arredo urbano,sociale,problemi abitativi ,commercio ecc..
…sia a livello nazionale che locale, le persone e le loro vicissitudini, comprese le beghe che le accompagnano, sembrano essere più importanti dei problemi della società… Tutto deriva dal concetto perverso, del quale abbiamo il non invidiabile “diritto d’autore”, che lo Stato, o chi per lui, non conti nulla, davanti alle esigenze e alle necessità dei singoli, compresi i loro familiari ed amici… Ma tutto ciò avviene sempre grazie al popolo insignificante, inconsistente, patetico, ridicolo, remissivo. Un tappetino sul quale pulirsi le scarpe.