Politica

Corato ha detto “no”. Il comitato esulta: «Dato un grande contributo, la Costituzione non si tocca»

La Redazione
Comitato per il No - Corato
«Col cuore abbiamo parlato alla città e la città ha risposto. Il risultato supera la media pugliese» dicono dal comitato per il "no" di Corato
5 commenti 1946

La riforma costituzionale è stata bocciata e poco dopo la mezzanotte Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni. In tante piazze del Paese si festeggia, e lo stesso accade a Corato.

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Le 44 sezione della nostra città consegnano all’Italia oltre 17mila voti per il “no”.

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«Una grande gioia! Una sfida impossibile. Davide contro Golia. Il popolo italiano ha detto con grande fermezza e forza che la Costituzione del 1948 non si tocca perché i diritti degli uomini e delle donne di questo Paese non sono in vendita» esultano dal comitato cittadino per il “no” coordinato da Corrado De Benedittis.

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«Corato – dicono – ha dato un grande contributo a questa storica consultazione referendaria. Il risultato supera la media pugliese. Il Comitato per il “no” di Corato ha fatto un grande lavoro collettivo. Abbiamo voluto recuperare lo spirito della Costituente mettendo insieme storie e visioni differenti. Abbiamo messo in gioco i nostri volti.

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Col cuore abbiamo parlato alla città e la città ha risposto. Un grande contributo alla democrazia. Il 4 dicembre 2016 Corato ha votato per la Costituzione repubblicana. È una gioia immensa».

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lunedì 5 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 20:34)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Bella foto: tutti a difendere una Costituzione che, in settant’anni, ha permesso che si susseguissero ben 65 governi al posto dei 14 normali, il non vincolo di mandato da parte dei parlamentari, la necessità dell’autorizzazione a procedere nei loro confronti, il vitalizio dopo quattro anni e mezzo di permanenza nell’incarico (prima ne bastavano addirittura due e mezzo), la possibilità di non presentarsi mai alla Camera, le cinque Regioni a “statuto speciale”, l’ingovernabilità, il caos sociale. Ma che c’avranno, con questo bell’elenco, tanto da festeggiare? Renzi è stato un ingenuo ed un “troppo sicuro di sé”, ed è logico che abbia perso.

salvatore di gennaqro
salvatore di gennaqro
7 anni fa

Caro “ingenuo”, io non ho scritto: “ha sancito, ma: “ha permesso” che si attuassero, sotto la sua egida, tali “nefandezze”. Riguardo all’ingovernabilità e l’anarchia sociale, esse promanano automaticamente quando dai al popolo qualcosa di inadeguato: è implicito che una Costituzione non possa “imporre” la governabilità, ma deve creare i presupposti affinché essa si manifesti. Ciò che non è avvenuto con noi. Cordialità

Angela  Mazzilli  Ventura
Angela Mazzilli Ventura
7 anni fa

In Italia , stiamo talmente messi MALE , che quando “cade” un governo , ci permettiamo di stappare lo spumante , e di festeggiare in piazza . Meditate . Angela Mazzilli – Corato .

roberto colonna
roberto colonna
7 anni fa

Davide contro Golia? Chi è Davide? Fitto e Perrone, Berlusconi e Forza italia, Meloni e Fratelli d’Italia, Salvini e la Lega, Sel e Renato Bucci, o Sinistra Italiana o chissà che, D’Alema e Bersani, Casa Pound e Forza Nuova? Chi è Golia? Matteo Renzi? Questo qui da solo e personalizzando la campagna referendaria prende il 40% dei votanti. Non sarebbe il caso di fare qualche altra riflessione prima di andare a votare chissà con un proporzionale? Prudenza!

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

“Disco disco” (mi ero ripromesso di non rispondere a chi non si firma, ma la nostra Costituzione è così democratica, che permette anche questo), ripeto che io andrei a votare solo se si qualificasse il voto, cioè si verificasse, con un sistema più semplice a farsi che a dirsi, se chi esprime un voto ha i minimi requisiti culturali per poter decidere il destino politico degli altri. E sta certo che già alla domanda ipotetica: “perché ti piace la nostra Costituzione”?, e alla risposta: “perché è bella”, migliaia di voti sarebbero stati annullati, a causa della banalità e della vaghezza della risposta stessa. Comunque io, prima di perdere tempo davanti al computer, l’ho “perso” davanti ai libri …