Politica

Le ragioni del “sì” e quelle del “no” in cinque minuti. Videointerviste ai presidenti dei comitati cittadini

La Redazione
Stolfa e De Benedittis
A parlare sono Francesco Edmondo Stolfa e Corrado De Benedittis, rispettivamente responsabili del comitato "Basta un sì" e del comitato per il "no" di Corato
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Spiegare le ragioni del “sì” e quelle del “no” in meno di due minuti e mezzo. Al netto della complessità del tema, questo hanno fatto Francesco Edmondo Stolfa e Corrado De Benedittis, rispettivamente responsabili cittadini del comitato “Basta un sì” e del comitato per il “no”.

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Il quesito
n«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?». Questa la domanda a cui rispondere "sì" o "no".

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Le campagne per il referendum
nDurante questi mesi tanti sono stati gli incontri-dibattito sul tema del referendum e molte le associazioni che si sono messe all'opera per approfondire la questione. Eppure oggi, quasi alla vigilia del voto, gli indecisi sono ancora numerosi. L'intervista ai due referenti dei movimenti può magari sciogliere i dubbi residui.

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Se da un lato il Pd ieri ha dato la parola ai suoi consiglieri comunali, Loiodice, Bovino e Marcone inisieme all'onorevole Ventricelli, dall'altro il comitato per il "no" sceglie l'idea di una "Festa Della Costituzione: il popolo del "no" in piazza Cesare Battisti oggi a partire dalle 19. 

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venerdì 2 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 20:58)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Ripetermi? Giammai! Solo che mi fanno davvero sensazione questi due meridionali che “litigano” fra di loro per difendere o denigrare l’operato di un toscano, cercando di convincere i compaesani che sono, oltre al primo, elettori di due milanesi e di un genovese, nullità politiche, regionali e non, a parte… Forse la dignità avrebbe dovuto consigliare alla gente del sud, pura spettatrice dello spettacolo, di esimersi dall’andare a votare, lasciando il palco agli autori e ai protagonisti dello scenario, senza che questi ultimi la continuino a considerare, giustamente, una semplice “comparsa”…