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Il consiglio comunale ha deciso: «Il mercato settimanale resta in periferia»

La Redazione
Il mercato settimanale
Pomodoro: «Escludiamo del tutto la possibilità di riportare il mercato nel centro storico»
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Il mercato resta dov'è. Le 1.200 persone che hanno firmato la petizione, mercatali, commercianti e cittadini che volevano riportarlo in centro, dovranno farsene una ragione. La decisione è stata presa ieri da consiglio comunale quasi nettamente diviso tra maggioranza ed opposizione.

In realtà due voci fuori dal coro ci sono state, una per ciascuno schieramento. La prima, proveniente dai banchi della maggioranza (Pino Roselli, indipendente), era a favore della petizione. La seconda, quella di Paolo Loizzo (Ape), proveniva dell'opposizione, era contraria al ritorno del mercato in centro e proponeva di realizzare più giornate di mercato a settimana dividendo la tipologia di merce.

Le argomentazioni dei 1.200 firmatari sono state portate in consiglio dall'ex consigliere Domenico Perrone, promotore della petizione.

Seduto "nei piani alti della giunta", Perrone ha spiegato: «I lavori di ristrutturazione del centro si sono conclusi ormai da anni perciò il mercato può ritornare dov'era. Sono 1.200 i cittadini che hanno firmato per riportarlo in centro, molti di più dei 200 previsti dallo Statuto. Vorremmo riportare il mercato su corso Mazzini, estendendolo fino a piazza Vittorio Emanuele. L'attività degli esercizi commerciali nel centro in un sabato ordinario è depressa e il mercato porterebbe sicuramente vitalità», ha commentato Perrone.

«Non si tratterebbe di un trasferimento definitivo – ha proseguito – perché la legge regionale prevede che uno spostamento di tal genere possa aver luogo solo in una zona mercato le attrezzata, che Corato non ha, e che deve essere prevista dal Pug. Allo stato attuale dei fatti qualsiasi spostamento sarebbe provvisorio».

Riportare il mercato in centro, secondo i firmatari «significherebbe ripristinare l'equilibrio perduto nel 2007. Le aree hanno lo spazio necessario per ospitare i 214 stand e ci sono le vie di fuga per le emergenze. La viabilità ordinaria potrebbe utilizzare le arterie utilizzabili. La sicurezza sarebbe avvantaggiata: da un lato verrebbe meno la vicinanza ad una stazione di rifornimento carburanti, dall'altro si potrebbero usare marciapiedi sicuri, una pavimentazione nuova».

Avviandosi verso la conclusione Perrone ha sottolineato i vantaggi igienico sanitari: «In zona via Faustina gli utenti devono utilizzare necessariamente i bagni chimici. In centro abbiamo tre bagni pubblici: in prossimità di piazza Sedile, del Municipio e in piazza Vittorio Emanuele». E in ultimo, le ragioni culturali: «La "museificazione" dei beni culturali ne diminuisce il valore, un bene culturale vale di più quando è utilizzato. Così sarebbe per il Corso rimesso a nuovo, pensiamo al comune di Firenze».

A favore della petizione si è espressa la minoranza. Renato Bucci: «Secondo noi la petizione merita accoglimento. L'anno scorso stavamo valutando la fattibilità di spostare il mercato in centro ma non si erano espressi gli uffici. Oggi, la petizione è accompagnata da un'istruttoria con pareri a firma del dirigente di polizia municipale e dei lavori pubblici. Il parere degli uffici è negativo, ma solo per due ragioni: una è legata all'impossibilità di un trasferimento definitivo secondo la legge regionale e l'altra si riferisce al danno che gli esercenti potrebbero avere dal nuovo spostamento, perché si consolidano le abitudini degli avventori».

Sulla stessa scia anche il Pd. Vito Bovino: «Si andrebbe a recuperare una tradizione. Inoltre, i 70 stalli fissi pensati su via De Nicola mi sembrerebbero un "sequestro di persona" per gli abitanti della zona».

I tentativi di difesa della petizione hanno trovato ben presto risposte contrarie nella maggioranza.

«Non si risolve il problema mercato spostandolo da una collocazione provvisoria ad un'altra provvisoria – ha esordito il capogruppo di Forza Italia, Pasquale Pomodoro – nè tanto meno questa può essere una soluzione per il malessere dei commercianti del centro. I nostri concittadini da tempo non reclamano più per il mercato in centro. E' vero che 1200 cittadini hanno firmato ma altri 40mila no».

«Se dovesse servire un referendum – ha replicato Daniele De Benedittis (Io e Renato) – ce ne faremo promotori». 

Ci ha provato fino all'ultimo Tommaso Loiodice (Pd): «Vi invito a ripensare – ha detto rivolgendosi alla maggioranza – a ridiscutere con tutti la petizione. Arriviamo ad una risposta convinta e ragionata. Non vincolata da preconcetti».

La replica del Sindaco – giudicata "poco democratica" da Loiodice – ha riproposto quanto espresso nelle linee programmatiche: «Serve una soluzione definitiva. Vogliamo moltiplicare le occasioni di commercio con mercatini del food in zone centrali della città, e con un arredo urbano ad hoc».

Secca da la chiusura di Pomodoro: «Escludiamo del tutto la possibilità di riportare il mercato nel centro storico» e sugellata da 8 voti favorevoli e 15 contrari.

martedì 9 Settembre 2014

(modifica il 25 Luglio 2022, 20:26)

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cataldo.soldano
cataldo.soldano
9 anni fa

caro Pomodoro allora i 1200 cittadini che vogliono il mercato in centro non contano nulla, quindi ecco l’arroganza e ka presunzione del centrodestra… contate solo voi…. ma va………..

mariol1962
mariol1962
9 anni fa

Anche se avessero firmato 50mila cittadini i consiglieri di maggioranza avessero detti di no, ma io volevo sentire le parole del sindaco non si è pronunciato eppure ha fatto del mercato la sua campagna elettorale.

DeLeo
DeLeo
9 anni fa

La domanda da porre è molto semplice e valida per tutti gli eletti da destra a sinistra: … ma avete perso la memoria? durante la campagna elettorale tutti hanno sbandierato il risparmio degli affitti da pagare ai titolari dei suoli ove attualmente ha svolgimento il mercato! Ora … mi chiedo … dove sono finiti questi buoni propositi? A noi cittadini è stato esposto chiaramente questo particolare? In tempi di magra come questi il mercato settimanale, se non in centro, poteva essere DEFINITIVAMENTE spostato su suolo Comunale in maniera da evitare il pagamento dei canoni di locazione? Sarei grato se qualche addetto alla “stanza dei bottoni” mi desse una risposta in merito.