Cultura

“Vivere In” celebra la luna e quel 20 luglio di cinquanta anni fa

La Redazione
"Vivere In" celebra la luna e quel 20 luglio di cinquanta anni fa
Ieri l'associazione ha dedicato a quel giorno una serata tra poesia, scienza e riflessioni
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50 anni fa, l’uomo camminava per la prima volta sulla luna. Un passaggio storico che tenne miliardi di persone incollate ai teleschermi. Ieri Vivere In ha voluto dedicare a questo straordinario giorno una serata intitolata “Lo spazio è lì e stiamo per scalarlo… e l’uomo camminò sulla luna”.

L’evento, svoltosi nel chiostro del Comune man mano avvolto con il calare della notte in un’eterea luce blu, è partito dall’esposizione del Gruppo Giovanissimi di Vivere In di una serie di installazione grafiche, divise secondo lo schema che ha scandito i momenti della serata: la luna vista dai sognatori, verso la luna, geometrie celesti e l’allunaggio.

È stato un excursus che ha avuto nelle parole dei sognatori classici, moderni e contemporanei (da Omero a Dante, passando per Leopardi e Hugo fino a Garcia Lorca, Rodari e Alda Merini) la sua guida per poi portare ad un ambito storico, ricordando le particolari preparazioni degli astronauti in Islanda grazie al racconto dello scrittore nostro concittadino Leonardo Piccione (“Il Libro dei vulcani d’Islanda” – Iperborea) e la sfida tecnologica e politica tra USA e URSS per la conquista dello spazio.

A seguire, la luna che ha fatto da scenografia all’evento impreziosita dai videomapping del Digital Artist Alessandro Vangi, si è svelata nel suo lato più scientifico, mostrando la sua genesi e scrutando il suo futuro attraverso le geometrie celesti. Infine, l’allunaggio. Vivere In ha immaginato i pensieri, le sensazioni e i sentimenti dell’astronauta nel giungere sul suolo lunare e camminarci, in un susseguirsi di emozioni per un passo epico, tanto sognato e sperato.

L’associazione ha ricordato che, agli astronauti della missione Apollo 11 in partenza per la luna, l’allora Pontefice Paolo VI, affidò una targa da portare sulla Luna: in questa lamina d’oro era inciso il Salmo 8, uno stupendo canto dell’uomo verso il creato ed il suo Creatore.

Alla serata sono intervenuti il sindaco Pasquale D’Introno e l’Arcivescovo S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo. D’Introno, nel plaudere Vivere In per l’impegno socio-culturale sul territorio, ha elogiato la trasversalità dell’iniziativa che ha impegnato anche tanti giovanissimi, un segnale di trasmissione dei valori che deve essere sempre un modello.

L’Arcivescovo, riprendendo il Salmo 8 che ha concluso la serata, ha ricordato come questo canti la condizione dell’uomo davanti al Creato, una creatura eccelsa agli occhi di Dio. Infine ha augurato ai presenti più che di ambire all’andare sulla luna quanto ad imparare un’autentica auto-trascendenza, uscendo fuori di noi e andando verso l’altro.

sabato 20 Luglio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 16:26)

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franco
franco
4 anni fa

Tutto bello, parole vere, se solo ci siamo andati per davvero sulla luna 50 anni fa. A noi liquidati sbrigativamente come “complottisti” basterebbe una prova del nove: una foto scattata da un satellite neutrale (tipo Russia o Cina) che riprende il famoso cratere del Mare della Tranquillità con il lander di atterraggio lasciato lì da Armstrong e la bandiera che svolazza (non ci hanno ancora spiegato perché).