Cultura

Con Michele Mirabella la poesia italiana “Domani a memoria”

La Redazione
Michele Mirabella
Ad ospitare la presentazione, venerdì 11 maggio alle 20, sarà l'Agorà del liceo classico "Oriani". Alla serata si potrà accedere solo tramite invito
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Torna a Corato Michele Mirabella, il noto conduttore Rai, giornalista e scrittore. Grazie a “Terra nostra”, verrà in città a presentare il suo lavoro letterario più recente: “Domani a memoria”, un audiolibro con ben 27 classici della poesia italiana valorizzati dalla magnifica voce di un appassionato conoscitore della poesia e della lingua italiana.

Una selezione di liriche tratta da Francesco Petrarca, Angelo Novaro, Giacomo Leopardi, Cecco Angiolieri, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Giuseppe Giusti, Luigi Mercantini, Edmondo De Amicis, Ada Negri, Jean La Fontaine, Aldo Palazzeschi, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Guido Gozzano, Dante Alighieri.

Ad ospitare la presentazione, venerdì 11 maggio alle 20, sarà l’Agorà del liceo classico “Oriani”. Alla serata si potrà accedere solo tramite invito.

Dalla prefazione di Luca Serianni. George Steiner disse una volta che la sopravvivenza dei classici è affidata alla lettura ad alta voce.

È un po’ questo lo spirito con cui Michele Mirabella ha realizzato questa godibilissima rassegna di testi, a vario titolo fondativi della nostra identità culturale. Vi troviamo grandi capolavori della nostra tradizione letteraria (da Petrarca a Leopardi, da Dante a Foscolo), ma anche poesie che non ambiscono all’immortalità delle opere d’arte, come quelle di Ada Negri o di Luigi Mercantini.

Si tratta di versi che potremmo definire, con una metafora chimica, come il precipitato del vissuto scolastico di un italiano di mezza età e dei quali talvolta sopravvivono, nel linguaggio comune, singoli lacerti. Pensiamo a «in tutt’altre faccende affaccendato» (dal Giusti di Sant’Ambrogio) o al quasi automatico completamento di chi dicesse «Mia madre ha sessant’anni» con «E più la guardo e più mi sembra bella» (De Amicis, A mia madre).

In questo spirito l’audiolibro si chiude non con una poesia, ma con una preghiera: la più famosa e l’unica che derivi per intero dalla tradizione evangelica, quel Pater noster radicato nella coscienza comune, anche dei non credenti.

domenica 6 Maggio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 14:58)

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