Oggi alle 19.30 l’associazione Agorà 2.0 farà spazio all’ultimo libro di Antonio Giampietro: “Nelle curve del silenzio”. L’incontro, moderato da Enzo Del Vecchio, si svolgerà in via San Benedetto 36.
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C’è il senso dell’inafferrabile, un lungo malinconico approcciarsi all’esistenza quotidiana dentro i versi raccolti nel volume. Un’impressione che viene confermata dall’accostamento, tra le pagine, di quei versi con i dipinti di Michele Condrò, già autore di numerose esposizioni personali e collettive a livello nazionale.
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Dietro i colori utilizzati, come il rosso ruggine che segue la lirica Autunnale o il bianco con venature marmoree che accompagna i versi di Un arco su Te, si scorge infatti una chiara somiglianza con le tonalità delle parole, il loro mostrarsi senza finzioni, apertamente rivolte a ciò che manca, alla luce del desiderio e al desiderio della luce: «Ma l’irraggiungibile / è il mio ristoro, / il tesoro il tempo l’ha roso».
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Fanno eccezione, certo, le poesie scopertamente dedicate a una persona o una città; ma anche in questi casi è il poeta a confrontarsi con quei corpi o con quei luoghi al di fuori di ogni legame sociale, privilegiando sopra ogni cosa l’intimità che egli avverte e che è il motore che lo spinge a comporre quei versi.
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Per limitarsi ai luoghi, si veda il caso dei versi dedicati a Bitritto, cittadina della terra di Bari, «città che mi ascolti / passare indenne», semplicemente descritta con «arse strade», «ristrette corti», «spiegati incroci»; o si legga la lirica che prende il titolo dalla capitale della Scozia, Edinburgo, nella quale l’unica altra presenza umana appare essere quella del «labirinto di voci» che si ascolta in stazione. E Bari, infine, con i versi accompagnati da uno scorcio del lungomare al tramonto dipinto da Condrò, avvolto in una luce grigia che si allarga dal mare verso la città; Bari, dove «Nella sera il tuo viso / un bagliore velato / un perlaceo orizzonte / ha strappato i miei sogni…». Un pensiero incompiuto che apre un solco interiore. Malinconico, inafferrabile.
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Antonio Gianpietro. Nato a Bari nel 1980, dottore di ricerca in Italianistica e tuttora collaboratore negli insegnamenti di Letteratura italiana contemporanea e Sociologia della letteratura, Giampietro è anche impegnato nell’attività politica e nell’associazionismo, ed è autore di un’altra silloge poetica (Ma tu sei il vento, 2009), oltre che di due monografie dedicate a Sergio Solmi e Renato Serra. Ma nelle liriche di Nelle curve del silenzio lo spazio dedicato ai vorticosi impegni quotidiani, alla vita sociale trascorsa nei luoghi della collettività, appare limitato, residuale. I sogni d’amore, la ricerca della sensualità, le sere e le notti d’estate solo al di là di uno spazio e di un tempo predefiniti.
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