Cultura

Dacia Maraini: un viaggio lungo una vita

Marianna Lotito
Marianna Lotito
Grandissimo successo per Dacia Maraini e Paolo di Paolo sabato sera nella sala consiliare del comune di Corato per la presentazione del libro "Ho sognato una stazione".
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Nella stessa giornata, dopo Molfetta e Trani, Dacia Maraini fa tappa a Corato, accolta da una numerosissima platea di uditori, di ogni età, attenti e partecipi. L’iniziativa è stata realizzata dalla libreria Anima Mundi e dalla Fidapa, insieme alla consulente editoriale Stefania Leo.
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rn“Ho sognato una stazione”: un libro che si fa leggere tutto d’un fiato, in cui si racconta Dacia Maraini. La sua storia di donna in viaggio. La sua infanzia, tra la Sicilia tanto amata e il Giappone in cui ha fatto l’esperienza della fame e ha lottato per sopravvivere nei campi di concentramento.
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rnSpiega Paolo di Paolo, giovanissimo, a 23 anni già giornalista, brillante scrittore e critico letterario: «Questo libro è nato da un’intervista di due giorni che Dacia Maraini ha concesso, sul Lago d’Iseo, a me ed ai miei compagni di liceo. Ci siamo innamorati di lei attraverso i suoi libri e le abbiamo chiesto un incontro».
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rnÈ la testimonianza di come sia ancora possibile e fruttuosa la comunicazione tra generazioni diverse. Tanto più arricchente se si dialoga con Dacia Maraini, che con il suo scrivere vero e profondo, racconta storie della gente che incontra.
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rnUn esempio fra tanti è la storia di G.: quasi come uno dei “Sei personaggi in cerca d’autore” di pirandelliana memoria. Dacia l’ha incontrata attraverso la rubrica “Il sale sulla coda” (di cui si occupava per il Corriere della sera).
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rnÈ una donna in affannosa ricerca d’amore. Le ha dato voce. L’ha resa eterna, portandola con se nel panorama della letteratura italiana della seconda metà del ‘900. È qui che alla Maraini spetta, del tutto meritata, una posizione di grande prestigio, accanto ai suoi maestri e amici quali Pasolini e Moravia.
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rnLa sua capacità di dare voce a ciò che non viene ascoltato ed amato, fa dei suoi libri dei meravigliosi contenitori di messaggi che non temono le intemperie del tempo.
rnUna scrittrice sempre arricchita dalle continue esperienze di viaggio e dagli incontri con i giovani, che ha saputo incantare con la sua elegante semplicità e deliziosa raffinatezza.
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rnIn un mondo in cui i mezzi di comunicazioni hanno moltiplicato a dismisura la possibilità e la velocità di trasmettere messaggi, questa donna dalle mille esperienze, denuncia la grande solitudine di ogni uomo immerso nella folla. Protesta contro l’abitudine di guardare alle persone come a qualunque altro oggetto in vendita, a cui presto, viene riservata una fine infelice.
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rnLa letteratura, grazie a personalità come quella della Maraini, continua ad essere strumento di una memoria capace di rendere migliore l’uomo di ogni tempo.

lunedì 4 Dicembre 2006

(modifica il 14 Luglio 2022, 3:50)

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