Hanno utilizzato un lampeggiante simile a quelli in dote alle forze dell’ordine per farlo fermare e poi lo hanno rapinato sotto la minaccia di una pistola. È accaduto ieri ad un imprenditore coratino, verso le 18.30 su via San Magno.
Uscito dalla sua azienda, l’uomo è stato seguito dai rapinatori che hanno prima lampeggiato con gli abbaglianti e poi hanno utilizzato un lampeggiante per trarlo in inganno. Accostatosi a bordo strada, l’imprenditore è quindi stato minacciato con una pistola da due uomini a volto coperto che gli hanno sottratto tutti gli effetti personali e sono ripartiti con la sua auto.
La vittima ha dichiarato ai Carabinieri della stazione di Corato che i rapinatori parlavano un dialetto di difficile comprensione, molto simile all’andriese, come se volessero mascherare il loro vero accento.
Come vedete ..le zone assiedate dalle forze dell ordine ,vedi Foggia e dintorni l organizzazzione si e' spostata nei paesi limitrofi…escalation di furti rapine ecc ecc …e tutto tace
La società si è incattivita, e lo nota solamente chi ha una certa età o/e una certa sensibilità sociale. Gli altri, si sono ormai assuefatti o rassegnati. Che fare? Io credo che, e l'ho sperimentato sul lavoro, un esempio di correttezza e di sobrietà, da parte delle Istituzioni, dal grado più alto al più basso ed in ogni campo d'intervento, possa forse servire a fungere da sprone per un cambiamento verso il meglio. Infatti le Istituzioni si rispecchiano nel popolo, e viceversa: tocca alle prime, e solo a loro, fermare questa spirale micidiale.
la “modernità”, la “civiltà”, l'essere in “prima pagina” per notizie di “nera” ha raggiunto corato, che da grosso centro agricolo del secolo scorso, dove delinquenza = rubagalline, si sta trasformando in vero centro urbano dell'era post-industriale. degradato, abbruttito nel suo aspetto (abbandono), sempre più sede di criminalità locale e di importazione.
Che squallore
cerignolani?
Non c'è bisogno dell'intervento dell'Esercito, come auspicato da alcuni (ormai è di moda). Basterebbe dare delle direttive chiare alle FF.OO. , che la Magistratura applicasse, in modo serio, le leggi esistenti e che i genitori ritornassero a fare i genitori, per risolvere il problema.