Cronaca

Vandali in largo Abbazia, aggrediti i soci della Pro loco all’opera per “il Pendìo”

La Redazione
Vandali in largo Abbazia
«Dell'episodio abbiamo dato notizia al sindaco ed alle forze dell'ordine: qui non ci sentiamo più sicuro. Viviamo ogni giorno situazioni di questo genere, l'altra sera una nostra socia si è beccata una lattina sulla testa»
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Non c’è pace in largo Abbazia, nemmeno nelle assolate mattine di agosto come quella di oggi. I soci della Pro loco Quadratum, alle prese con l’allestimento della 51esima edizione de “Il Pendio” (che verrà inaugurata questa sera alle 19), sono stati vittime di un episodio a dir poco sgradevole.

A raccontarlo ai giornalisti è stato il presidente dell’associazione turistica, con i soci al suo fianco: «Stavamo montando la struttura che abbiamo preparato come scenografia della mostra quando dei ragazzi a bordo di due motorini hanno iniziato ad attraversare la piazza a velocità tutt’altro che moderata. Con noi c’erano anche dei bambini e per questo abbiamo chiesto loro di evitare di proseguire con quel genere di comportamento.

La loro reazione è stata immediata: prima hanno iniziato a inveire contro di noi, poi hanno preso alcune parti della struttura che stavamo allestendo e ce le hanno lanciate contro. Hanno provato anche a colpirci con il casco. Sono andati via, ma solo il tempo necessario per andare a prendere una spranga di ferro e tornare in piazza. Per fortuna nessuno di noi si è fatto male, ma questi comportamenti non possono passare inosservati.

Dell’episodio abbiamo dato notizia al sindaco ed alle forze dell’ordine: qui non ci sentiamo più sicuri. Viviamo ogni giorno situazioni di questo genere, l’altra sera una nostra socia è stata colpita in testa da una lattina, per fortuna vuota. La piazza, e più in generale il centro storico, hanno bisogno di essere presenziati di continuo dalle forze dell’ordine e dai cittadini perbene».

mercoledì 21 Agosto 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 14:46)

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carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

cioè…a corato è in atto una emergenza, un lento inesorabile evolversi della criminalità di tipo piccolo/merdosa in un vero problema…e nessuno muove un dito? incredibile…

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Ho, non ricordo più da quando (forse 45 anni), un garage in larghetto Traiano, il cui finestrino posteriore poggia proprio sul vicolo dell'arco Abbazia. Conosco quindi bene, e non da fazioso abitante, l'involuzione, nel tempo, di quei luoghi, Essa altro non è che quella della stessa società italiana negli ultimi decenni, aggravata da una latitanza scolastica, dalla mancanza endemica del lavoro e, più di ogni altra cosa, dall'idea, ormai inculcatasi strenuamente perché frutto di un comodo malinteso, che spettino solo diritti, da parte dello Stato, e nessun dovere, da parte di una certa frangia. E' chiaro che i punti di agevole aggregazione sociale sono proprio i primi a diventare facili zone di incontro “anomale”. Preparare prima la gente, e poi darle le “comodità”: non è stato mai fatto.

Taken
Taken
4 anni fa

Non vi piace la troppa libertà queste cose le vogliamo noi perché non ci sono controlli è leleggi che non funziona bene il comune non funziona nulla mi vergogno di essere italiano

Salvatore Cialdella
Salvatore Cialdella
4 anni fa

Questi, per me, sono bulli da strapazzo, ed il loro comportamento e dovuto, alla noia che assale i tanti giovani a Corato e non solo, dovuto,come dice; Di Gennaro a mancanza di luoghi di aggregazione sociale.

Possibile che in Città non si riesca ad organizzare un qualcosa che coinvolga tanti ragazzi, che magari, presi singolarmente potrebbero rivelarsi “bravi ragazzi” e non dei potenziali piccoli delinquenti.

A Napoli, nel famigerato rione Scampìa, tanti ragazzi hanno intrapreso la via della redenzione, grazie all'interessamento di coraggiosi volontari, delle istituzioni e di un Sacerdote.

Corato, non è ancora Scampìa, ma di questo passo, potrebbe diventarlo

Ce scikif
Ce scikif
4 anni fa

Un ringraziamento alla magistratura che lega le mani alle forze dell’ordine, non accorgendosi che così facendo fa aumentare la violenza a questa gente che nonostante delinque, si sente garantita da magistrati che indagano carabinieri e polizia come se fossero loro i delinquenti.
Solidarietà per i componenti della ProLoco e per le FF.OO.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

La “città ideale” in quei luoghi dove la correttezza non è patrimonio di tutti? E' quella dove non esistono forze dell'ordine e le strade sono piene di buche. Solo così la gente, invece di deprecare passivamente alla mancanza di controlli, sarebbe costretta a reagire ai soprusi, alle angherie, alle maleducazioni. Inoltre la precaria percorribilità delle strade dissestate obbligherebbe tutti ad andare piano, con rispetto per gli altri e per la sicurezza. Praticamente, il “far west”. Quello vero, non quello camuffato, come ora, da paese civile.