Discreta, timida, graziosa. Era così “Penelope”, la giovane donna che da circa tre anni “abitava” in piazza Pozzo Di Candido, più nota come piazza dei bambini.
Le aveva “dato vita” Kris Rizek, lo stesso artista che – grazie a “Verso sud”, la manifestazione organizzata da “Lavorare stanca” – ha ritratto “Carmela” in piazza Abbazia, ma anche la “La pietà” e “Pace Pio” nel centro storico. Porta la sua firma anche palazzo San Domenico, l’edificio decorato con lo stile delle grandi città di cui si è parlato nel mese di ottobre dello scorso anno.
A imbrattare il volto di “Penelope”, sono state due ragazze, ieri pomeriggio. Alcuni cittadini le hanno viste mentre usavano una bomboletta spray di vernice nera. Un uomo ha anche provato a dire loro di fermarsi, segno che ormai a “Penelope” erano affezionati in tanti.
«Realizzai quell’opera in occasione della prima edizione di “Verso sud”, nel 2015 – ricorda Kris Rizek raggiunto tramite facebook da CoratoLive.it – Rappresentava l’attesa, di una persona, di una risposta. Per questo la chiamai “Penelope”, come la moglie di Ulisse, ispirandomi alla mitologia greca. Di sicuro, non conoscendo il titolo, ognuno dà la sua interpretazione».
Qualcuno ha pensato che “Penelope” potesse essere il ritratto di una ragazza del posto. Invece Rizek spiega di essersi ispirato «a Kirsten Caroline Dunst, un’attrice statunitense».
Riguardo poi all’atto vandalico, Rizek risponde: «che dire… mi dispiace sul serio, ma fa parte del gioco».
spero siano identificate e, come espiazione per la loro balordaggine, condannate a pulire i cessi del palazzetto dello sport (quelli di ieri) x sei mesi, anzi un anno… con pulizia starordinaria nei gg. di ferragosto, natale e pasqua. diamoci una mossa. troppa analisi sociologica può far più male del….. colesterolo.
Debosciate, senza arte né parte. Volevano descrivere la loro misera vita.
Poveracce.
La mamma dei cretini è sempre incinta,io x punizione a coloro k hanno fatto ciò,li metterei a pulire x un anno proprio la piazzetta di sera,dove tutti possono guardare questi soggetti,facendogli indossare una maglia con su scritto:”NN IMBRATTERO' PIÙ I MURI”
Complimenti per il titolo dell'articolo! È proprio così, anche dietro a cuoricini, bacini e sorrisi la “violenza” tra donne è quotidiana. Altro che solidarietà!
In questi casi si dice: “Ma sono ragazze”…
Ahinoi…
Per fortuna che non tutti i giovani sono vandali ed ignoranti …!!!
…preferirei un asfalto con tante buche, ma una gioventù educata: l'appello ripetitivo, smielato, retorico, suadente, irreale a tutte le belle cose immaginabili, sciorinato specie verso i giovani in occasione di ogni ricorrenza dalle cosiddette “autorità” locali, non serve assolutamente ad alcunchè se i suoi effetti terminano, senza nulla ottenere, il giorno unico e stesso del suo pronunciamento.
So pik r mazzat
Signore e Signori, senza tanti sofismi filologici che , ormai, lasciano il tempo che trovano, la colpa di tutta questa bruttura è la maleducazione, cioè i genitori in primis non sanno fare il loro mestiere. Quindi, è inutile prendercela con la società, la televisione, i social, la scuola, ect. che sicuramente hanno delle colpe, ma ribadisco la colpa più grande è la nostra, di noi genitori.
Forse, ripeto forse, se tornassimo ad imporci un po di più, invece di essere eccessivamente accomodanti, non ci sarebbero questi spiacevoli episodi di inciviltà gratuita.