Cronaca

Loiodice incalza il sindaco: «Serve collaborazione per dare risposte all’agricoltura»

La Redazione
Primi fiocchi di neve in città e al Castello
«Quale sia la procedura da attivare per arrivare ad ottenere il riconoscimento dello stato di calamità lo conosciamo non bene, benissimo» spiega Tommaso Loiodice, presidente dell'associazione produttori olivicoli
2 commenti 626

Prosegue il dibattito tra Tommaso Loiodice, in qualità di presidente dell’associazione produttori olivicoli (Apol), e il sindaco Massimo Mazzilli. Al centro della discussione le procedure per la richiesta del riconoscimento dei danni per calamità naturale a seguito delle nevicate di fine febbraio.

«Avrei volentieri evitato di dover dedicare del tempo a questo scritto – dice Loiodice – se il sig. Sindaco Mazzilli non fosse venuto fuori con comunicato a dir poco fuori luogo ed insensato di risposta ad una semplice segnalazione/invito presentata dall’Apol da me presieduta ai competenti uffici comunali, a sostegno di quanto da lui stesso asserito circa i danni causati dalla neve, e non avesse messo in dubbio la professionalità della stessa. Probabilmente soffre da incubi di attacchi politici e non riesce a distinguere i ruoli e i modi in cui possono e devono eventualmente essere esercitati.

Quale sia la procedura da attivare per arrivare ad ottenere il riconoscimento dello stato di calamità lo conosciamo non bene, benissimo.

Egli stesso dice “non è certo il sindaco che ha il compito burocratico di chiedere lo stato di calamità sponte sua”. Già questa è una affermazione che la dice lunga, non avrà il compito burocratico, e nessuno vuole attribuirglielo, ma avrà il compito istituzionale non solo di richiederlo ma anche per colmare il “sponte sua” di ricevere le dovute segnalazioni dai cittadini, dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni di prodotto.

Se i lettori avranno la bontà di verificare la comunicazione che ha fatto scatenare oserei dire l’ira isterica del sig. Sindaco noteranno che i destinatari, come penso sia istituzionalmente corretto fare, sono: Il Sindaco, che dovrebbe rappresentare la città; l’assessore al ramo che rappresenta la specificità del caso; il dirigente del settore Agricoltura, questo sì, che ha il dovere di istruire burocraticamente la pratica da inviare alla Regione.

Nella lettera non vi è alcun attacco a chicchessia. È vero che gli uffici comunali si sono prontamente attivati per predisporre il tutto, anche su segnalazione della Confagricoltura, e lo scrivente si era interfacciato con gli stessi uffici proprio per cercare, in maniera collaborativa, di offrire una segnalazione di danni che fosse il più efficace possibile anche per agevolare l’attività di sopralluogo di campo degli ispettori regionali quando verranno per i dovuti sopralluoghi.

Se poi al sig. Sindaco dà fastidio che tale richiesta sia stata girata anche agli organi di stampa, togliendogli il primato della primogenitura, non è affar mio o dell’Apol, poiché il mio intento era quello di far giungere un segnale di attenzione alle aziende agricole locali ancora oggi preoccupate delle conseguenze disastrose della nevicata.

Io, al suo posto, avrei tenuto a bada la mania di grandezza o il personale narcisismo ringraziando, cogliendo al volo la collaborazione offerta e rassicurando il comparto con un interessamento diretto e personale, altro che il Sindaco non ha il compito burocratico.

Precisato ciò, per dovere di trasparenza, resta in campo il mio impegno personale e di tutto lo staff tecnico di Apol affinché si diano risposte concrete al comparto, poiché al sig. Sindaco sfugge che l’iter non si conclude con il coinvolgimento della sola Regione. Per poter accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale occorrerà che il Ministero dell’agricoltura faccia un decreto ad hoc».

lunedì 12 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 17:54)

Notifiche
Notifica di
guest
2 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
nerdrum
nerdrum
6 anni fa

sbagliata la prima nota, la seconda e la terza ed anche la quarta se ci sarà. sono improntate tutte alla logica di chi pensa…. “io esisto perchè respiro”. ma i fatti dove sono? dov'è l'impegno, ancorché verbale, di modificare qualcosa? qui non ci sarà nessuna calamità e se pure ci fosse non ci saranno le risorse economiche per finanziare aiuti. questi signori nn conoscono la storia o se la conoscono nn fanno nulla per cambiarla (vedi siccità 2017).

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Al di là della gratuità e dell'inopportunità di parole astiose e personali, che si ritorcono sempre contro chi le esprime, facendo chiudere il ricevente “a riccio” e circondare lo stesso di un alone di solidarietà esterna inopinata, questo accade quando la politica supera il concetto di “utilità sociale”: non dovrebbe esistere alcuna remora nel chiedere o accettare la collaborazione di un esponente della parte avversa, se tale persona è esperta, qualificata, titolata nel campo interessato. Solo a livello nazionale si vedrà tra un po', come ho da subito già accennato, l'accordo tra due fazioni opposte: avverrà per far fuori (ma se lo sarà meritato, dato che ha sbagliato gli obiettivi della campagna elettorale, emergendo solo come “fazione dell'Italia meridionale”) il “terzo incomodo”.