Martelli demolitori, cesoie ed escavatori. Poi, attorno, un brulicare di operai.
Dopo una serie di impedimenti – tra cui anche il ritrovamento di una bomba del 1941 in un locale del terrazzo – sono iniziate questa mattina le opere di demolizione dello stabile di via Alemanni. O, perlomeno, di ciò che ne resta.
La vicenda
La palazzina che ubicata al civico 103 di via Alemanni è infatti parzialemente crollata martedì 20 giugno 2006 a causa di un cedimento strutturale. Le immagini dell’epoca e le esperienze raccontate dai testimoni sono rimaste scolpite nella memoria collettiva della nostra città. All’epoca nel palazzo risiedevano nove famiglie, ventuno persone, rimaste per fortuna tutte illese.
I risvolti giudiziari
Il crollo ebbe, ovviamente, anche un risvolto giudiziario. Il processo celebrato nelle aule del Tribunale di Trani, sentenziò che non vi furono colpevoli. Vennero infatti assolti dall’accusa di “disastro colposo di crollo” il costruttore, il progettista ed il geometra che edificarono la palazzina tra il 1972 ed il 1973. Nel mese di luglio dello scorso anno ci furono nuovi segni di cedimento e via Alemanni fu transennata.
La demolizione
Le procedure di demolizione impediranno il regolare transito veicolare perché i mezzi da utilizzare dovranno necessariamente impegnare la carreggiata delle vie Alemanni, Deledda, Boito e Cervi. Le attività si interromperanno nelle giornate di mercato settimanale per limitare i rischi di circolazione per i pedoni e i veicoli di ogni tipo.
Salvo intoppi, i lavori dovrebbero concludersi nel giro di un mese. «Non abbiamo nessuna intenzione di correre» hanno dichiarato i tecnici nei giorni scorsi. «La nostra priorità è fare le cose per bene, nel massimo della sicurezza. Ci scusiamo e chiediamo solo un po’ di pazienza ai cittadini per i disagi, necessari per l’abbattimento, che creeremo nel corso dei lavori».