Cronaca

Corruzione e gare d’appalto truccate, raffica di arresti tra Altamura, Acquaviva e Castellana

La Redazione
Carabinieri e guardia di finanza ad Altamura
​Tra le vicende contestate dagli inquirenti, due riguardano l'Ati composta da "Apulia srl-Pi Group srl" - quest'ultima azienda di Corato - in merito alla gara d'appalto per i lavori di recupero del teatro comunale di Acquaviva
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Raffica di arresti eseguita questa mattina in merito alla corruzione di pubblici ufficiali e alterazione delle procedure di affidamento di opere pubbliche nel settore degli appalti che hanno interessato i comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte.

Diversi i provvedimenti eseguiti dai militari del Comando Nucleo Polizia Tributaria di Bari della Guardia di Finanza e del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle, in virtù delle ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura.

Tra le vicende contestate dagli inquirenti, due riguardano l’Ati (associazione temporanea d’impresa) composta da “Apulia srl-Pi Group srl” – quest’ultima azienda di Corato – in merito alla gara d’appalto per i lavori di recupero del teatro comunale di Acquaviva delle Fonti.

Il primo provvedimento – eseguito da militari del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle – è stato emesso nei confronti degli imprenditori Salvatore Fatigati e Tomaso Procino, dei tecnici comunali Marco Cuffaro e Vito Raffaele Lassandro, dei tecnici-progettisti Antonello Zampiello, Giovanni Francesco Boscia e Nicola Valerio Lamanna. Nei confronti di Fatigati, Procino, Cuffaro e Lassandro, la misura applicata è stata quella degli arresti domiciliari, Lamanna invece è stato sottoposto all’obbligo di dimora.

Le condotte contestate dalla Procura riguardano diverse fattispecie. Tra queste, l’istigazione alla corruzione – con la dazione, non accettata ed oggetto di denuncia ai militari dell’Arma, della somma di 5mila euro e la promessa di ulteriore corresponsione di denaro (“dieci/ventimila euro”) – posta in essere, in tempi diversi, da Procino e Fatigati (quest’ ultimo amministratore/gestore di Apulia srl) anche su istigazione di Zampiello nei confronti del vice sindaco del comune di Acquaviva delle Fonti per indurlo a favorire l’Ati “Apulia srl-Pi Group srl” nell’ aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di recupero del teatro comunale di Acquaviva delle Fonti (bando del 2 ottobre 2015, importo di euro 3.248.314) nonché per l’affidamento di futuri contratti di evidenza pubblica.

Contestata anche la turbata libertà della gara d’appalto sopra indicata, aggiudicata all’Ati “Apulia srl-Pi Group srl” dalla commissione presieduta da Cuffaro – dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Acquaviva delle Fonti – attraverso mezzi fraudolenti consistiti dapprima nella nomina di Lassandro, dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune di Gioia del Colle, quale componente della commissione aggiudicatrice – concordata da Fatigati, Zampiello e Procino con Cuffaro – e successivamente mediante l’attribuzione di punteggi di favore all’offerta tecnica presentata dall’Ati “Apulia srl-Pi Gruop srl”.

Ancora, contestata la turbata libertà della gara d’appalto indetta dal comune di Acquaviva della Fonti relativa all’affidamento, mediante procedura negoziata, dell’incarico di progettazione definitiva dei lavori di “riutilizzo a fini irrigui della acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’ abitato di Acquaviva delle Fonti”, aggiudicata da Cuffaro quale responsabile unico del procedimento, allo studio Romanazzi, Boscia e associati srl, società della quale Boscia era amministratore/socio, mediante preventive illecite intese tra Cuffaro, Fatigati, procino e Lamanna, quest’ultimo nella qualità di amministratore/legale rappresentante di L.S. Ingengeria s.r.l., e altri concorrenti ammessi alla presentazione delle offerte.

All’esecuzione delle misure nei confronti di Lassandro e Procino hanno collaborato anche militari della Tenenza di Gioia del Colle della Guardia di Finanza. Le misure nei confronti di Cuffaro, Fatigati e Zampiello sono state eseguite a Roma.

Il secondo provvedimento è stato eseguito congiuntamente da militari del Comando Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e dai Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle e ha interessato le persone di Bertin Sallaku, Roberto Ottorino Tisci (per entrambi è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere), Michele Fatigati, Giacinto Forte – sindaco di Altamura – e Giuseppe Cisternino, con applicazione per costoro della misura degli arresti domiciliari.

Le condotte oggetto di contestazione da parte degli inquirenti hanno riguardato l’istigazione alla corruzione – con la dazione, non accettata ed oggetto di denuncia ai militari dell’Arma, della somma di 2mila e la promessa di ulteriore corresponsione di denaro (“dieci/quindicimila euro”) – posta in essere, in tempi diversi, da Sallaku, amministratore/gestore di Besa Costruzioni srl e da Tisci, quale intermediario/agevolatore delle illecite condotte, nei confronti del vice-sindaco del comune di Acquaviva delle Fonti per indurlo a favorire l’indicata società nella aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di “ampliamento dell’impianto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue licenziate dal depuratore di Acquaviva delle Fonti”, intervento ammesso al finanziamento della Regione Puglia per l’importo di 2 milioni di euro e per il quale era imminente la pubblicazione del bando

Contestata anche la dazione al sindaco Forte della somma in contanti di 15mila euro da parte di Sallaku e Fatigati, con la complicità di Tisci, quale atto di corruzione per indurre il pubblico ufficiale a favorire Besa Costruzioni srl nell’aggiudicazione di gare d’appalto in procinto di essere indette dal comune di Altamura, tra le quali quella relativa ai lavori di “riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate licenziate dal depuratore a servizio dell’ abitato di Altamura”, intervento al quale il comune era stato ammesso con riserva del finanziamento da parte della Regione Puglia; la dazione della somma – accettata da Forte – è stata eseguita il 28 marzo scorso all’interno della sede sociale di Besa Costruzioni ad Altamura, dove Forte si era recato insieme al collaboratore Francesco Tota.

L’ultima contestazione riguarda la dazione a Cisternino, dirigente responsabile del Settore VI – Lavori Pubblici del Comune di Castellana Grotte, della somma in contanti di 6mila euro quale atto di corruzione posto in essere da Sallaku affinchè il pubblico ufficiale favorisse gli interessi di Besa Costruzioni nella fase di predisposizione del bando di gara relativo all’ appalto “per interventi di ripristino funzionale ed adeguamento alla normativa vigente di settore della scuola secondaria di primo grado “Silvia Viterbo” e nello svolgimento della gara d’appalto relativa alla “rifunzionalizzazione delle infrastrutture per il trattamento, lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque reflue depurate”, già indetta dal comune di Castellana Grotte.

Nei confronti di Salvatore Fatigati è stato eseguito anche il sequestro preventivo della somma di 5mila euro oggetto di illecita dazione, non accettata dal pubblico ufficiale destinatario.

Sono state eseguite, e sono tuttora in corso di svolgimento, operazioni di perquisizione – che hanno condotto al sequestro di ingenti somme di denaro contante – presso uffici della Regione Puglia e dei comuni interessati, abitazioni, studi professionali e sedi aziendali nei confronti non solo delle persone interessate dai provvedimenti coercitivi ma anche di altre persone sottoposte ad indagine.

mercoledì 12 Luglio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 7:42)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

…la “notizia” sarebbe: “…gare svolte nella regolarità assoluta…”. Parlare di “corruzione”, in Italia, che notizia è..?

Salvatore Patruno
Patruno Salvatore
6 anni fa

Pi.Group haaahaahahahahahahahahahaaah non è l'azienda di un grande politico coratino hahahahahaha