Cronaca

​Schianto sulla ex 98, 34enne coratino indagato per omicidio stradale

La Redazione
Tragico schianto sulla ex 98
​Si indaga anche sulla parziale assenza del guard-rail che si interrompe proprio nel punto in cui si è verificato il tragico incidente. Sui corpi delle quattro vittime è stata disposta l'autopsia
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Da una parte, l’accertamento delle responsabilità di chi, guidando forse a velocità sostenuta, ha mandato fuori carreggiata l’auto e, dall’altro, le condizioni della strada.

Sono i due punti su cui verte l’inchiesta aperta dalla Procura di Trani per omicidio stradale dopo l’incidente che, ieri pomeriggio, ha provocato quattro vittime, tutte andriesi, che viaggiavano sul tratto coratino della provinciale 231, in direzione Sud.

Le quattro vittime (più una quinta persona che si è salvata) erano dirette da Andria a Bari per i festeggiamenti di San Nicola, quando la loro auto, una Fiat Idea, è stata tamponata da una Audi A6, guidata da un 34enne di Corato.

Il giovane, incensurato, è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale. Si attendono ora gli esiti dei test per alcol e droga già eseguiti su di lui.

Le indagini procedono intanto con l’acquisizione dei filmati dalle videocamere di sorveglianza ubicate nei pressi delle aziende lungo il tratto della 231 interessato dal tragico incidente. Sembra che gli inquirenti stiano verificando l’eventuale presenza di un’altra auto (forse una Punto grigia immessa sulla provinciale dallo svincolo di via Gravina) che potrebbe essere coinvolta nella dinamica dell’incidente.

Ma il tamponamento – è il sospetto della Polizia stradale e della Procura di Trani – non sarebbe bastato per giustificare quanto accaduto. L’auto delle vittime è infatti finita fuori strada perché in quel tratto all’improvviso il guard-rail si interrompe, lasciando sguarnito proprio il tratto in cui si è verificato l’incidente. Il veicolo ha così terminato la sua corsa contro la recinzione di una villa. L’impatto è stato devastante.

L’unica passeggera che si è salvata, la 48enne moglie dell’uomo alla guida, ce l’ha fatta solo perché dopo l’impatto è stata sbalzata fuori dall’auto finendo in una cunetta. È ricoverata al Bonomo di Andria, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Ma le sue condizioni sono considerate buone.

Nulla da fare, invece, per Emanuele Fasciano (52 anni, alla guida del veicolo), Antonio Lorusso (45), la moglie Maria Visitato (44enne) e Michele Tattolo (43), tutti morti praticamente sul colpo. Sui loro cadaveri il sostituto procuratore Giovanni Lucio Vaira, che coordina l’inchiesta per omicidio stradale, ha disposto l’ispezione cadaverica eseguita nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.

lunedì 8 Maggio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 10:42)

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