Cronaca

Operatori aggrediti e arredi danneggiati, ancora violenza negli uffici dei servizi sociali

La Redazione
Ufficio servizi sociali
«Non sono in alcun modo giustificabili episodi come quello appena accaduto. Sarà regolarmente denunciato alle forze dell'ordine senza nessuna tolleranza» scrivono da Palazzo di città
6 commenti 3662

Ancora un episodio di violenza negli uffici dei servizi sociali del Comune di Corato. A darne notizia è Palazzo di città che non esita a precisare l’intenzione di «denunciare l’accaduto alle forze dell'ordine senza nessuna tolleranza».

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«Esprimo la solidarietà dell'amministrazione comunale e mia personale ai dipendenti comunali del settore servizi sociali – scrive il sindaco Massimo Mazzilli – per il vile episodio verificatosi ad opera di alcuni utenti, regolarmente assistiti dal settore, che hanno inveito negli uffici provocando, oltre a pesanti danni agli arredi, anche e soprattutto forte spavento nei riguardi del personale coinvolto e di altri utenti presenti.

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Al tempo stesso, esprimo forte condanna nei confronti degli autori del gesto i quali, pur vivendo in difficili condizioni, non possono sentirsi legittimati a fare ricorso alla violenza e alla sopraffazione per far valere le proprie ragioni, con gesti che sono espressione di mera prepotenza che alimenta esempi cattivi, provocando peraltro la mortificazione dell'istituzione pubblica e dei suoi operatori.

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L'amministrazione ed il personale comunale si prodigano quotidianamente per assicurare il miglior servizio possibile nei confronti dei propri utenti, in particolar modo di quelli del settore servizi sociali in ragione proprio delle precarietà in cui essi vivono, per cui non sono in alcun modo giustificabili episodi come quello appena accaduto, che comunque sarà regolarmente denunciato alle forze dell'ordine senza nessuna tolleranza».

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venerdì 10 Febbraio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 16:28)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

A chi è rivolto questo forbito eloquio? Al facinoroso di turno o a quelli prossimi, come rimprovero o monito, i quali non sanno che farsene? A me o ad altri, che solidarizziamo a “priori” con le istituzioni? E’ stato un errore credere, negli ultimi decenni di democrazia, che si potesse migliorare la qualità della vita puntando solo sul fattore economico, facendo leva sui miracoli e sulla magia del “debito pubblico”. Saltato quel fattore, vengono ora fuori i problemi della società… Sono vicino al sindaco e agli operatori dei servizi sociali, il comparto più complicato e “rognoso” di una Amministrazione…

coratino medio
coratino medio
7 anni fa

Questo, ahimè, è il risultato di un sistema di assistenzialismo esagerato in Italia. Ormai i servizi sociali vengono scambiati come sportelli bancomat statali.

Cataldo ferrara
Cataldo ferrara
7 anni fa

Bene ha fatto il sindaco Mazzilli a stigmatizzare l’accaduto dando piena solidarietà ai dipendenti comunali. Oggi amministrare una città non è facile, soprattutto quando le ristrettezze economiche coinvolgono amministratori che più di tanto non possono fare, e le famiglie che non riescono a mettere un piatto di pasta sulla tavola, ma questo non giustifica assolutamente i gesto inconsulti e violento perpetrati nei confronti degli operatori dei serizi sociali, mi sembra una guerra tra poveri. Trovare oggi un colpevole con il quale prendersela non è facile, in quanto bisogna andare indietro di qualche anno e cioè nel 1998/99 quando una certa persona sconsiderata ( Prodi) accettò bovinamente il cambio lira euro non prevedendo il disastro e l’ impoverimento al quale avrebbe portato gli italiani e non solo, oggi facciamo ancora in tempo a cambiare, questa potrebbe essere l’unica. Meditate tutt

luigi
luigi
7 anni fa

Bei commenti ,la colpa e sempre dell’altro.Nessuno dice pero che a livello comunale,provinciale regionale e nazionale chi comanda a ds e sn sono sempre i soliti.Cambiano i nomi dei partiti ma i soggetti sono sempre gli stessi.Ma la colpa e dell’euro giusto?Ma vergognatevi.1998/99 andate ancora piu indietro e vedete che molti personaggi di allora ci sono ancora.Hanno rovinato l’Italia e oggi vengono a dire di essere il nuovo.Complimenti sig.Di Gennaro e l’unica persona che scrive commenti giusti e imparziali

Michele
Michele
7 anni fa

Buongiorno Maurizio,
Quello che dici è più che altro giusto , e condividido , oggi è normale che i cittadini più precari arrivino alla disperazione totale quando non hanno che offrire alla Famiglia.
E si comportino al momento come il cervello gli
dice ,anche sse gli Operatori Comunali non centrano niente ,ma quando si arriva agendo così bisogna cercare la causa è non arrivare subito alla condanna .
Il Sindaco!!! sarà che ha ragione vedendo certi comportamenti da parte del Pubblico ,ma la mia domanda è ” come avrebbe reagito il SINDACO se si troverebbe in questa situazione ?
E cosa direbbe alla sua Famiglia quando non ha che mangiare ?
E come reagirebbe avendo uno Sfratto e non sa dove portare la Famiglia e senza avere più Residenza ?
Cosa farebbe quando scrivi un E -Mail al Sindaco specificando che non hai più dimora ?
Come si comporterebbe quando vieni ignorato ?

Michele

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Ringrazio Luigi, per la considerazione. A chi condanna l’uso dell’euro, vorrei ancora una volta ricordare che la nostra incapacità nell’autogestirci (non s’inventa per un popolo una democrazia dall’oggi al domani) ci ha portato, dopo gli anni del boom, ad adottare delle scelte economiche disastrose e dettate solo dalla incompetenza, dalla demagogia e dalla paura (sia di perdere voti che “fisica”, negli anni ’70). Con l’inflazione galoppante, una pensione media, dopo una decina d’anni, non valeva più alcunchè. A chi deplora i nostri governanti, voglio anche qui ricordare che essi sono lo specchio di un popolo. I ragazzi del sud, che io, novello Tirteo, cerco invano di pungolare, sono un esempio negativo di disimpegno, visto che da Roma in giù non si manifesta uno straccio di politico di valore nazionale nè un partito autoctono.