Sette nuovi indagati nell'ambito dell'indagine sul disastro ferroviario del 12 luglio, nel quale persero la vita 23 persone e altre 50 rimasero ferite.
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Secondo quanto riferisce l’Ansa, la notifica degli avvisi di garanzia è stata decisa dal procuratore di Trani, Francesco Giannella, per sottoporre gli indagati ad interrogatori. Le notifiche effettuate dalla Squadra Mobile di Bari riguardano sei dipendenti della società Ferrotramviaria e l'ex presidente Enrico Maria Pasquini, alla guida dell'azienda fino al 2013.
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Il reato contestato dalla procura di Trani è di «rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro» e prevede una pena fino a 10 anni di reclusione.
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La nuova ipotesi di reato farebbe riferimento al sistema di sicurezza del “blocco telefonico” – ritenuto dai pm “obsoleto e assolutamente insicuro” – presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.
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I nomi
nEnrico Maria Pasquini, ex presidente di Ferrotramviaria;
nGiulio Roselli, 55enne di Molfetta, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria;
nGiandonato Cassano, 54enne di Bari, responsabile dell'Unita' Formazione e Regolamenti Rete Sociale;
nAntonio Galesi, 39enne di Bari, responsabile dell'Unità tecnica movimento stazioni;
nTommaso Zonno, 63enne di Bari, coordinatore responsabile dell'unita' tecnica trazione e scorta ferrovia;
nVito Mastrodonato, 42enne di Bari, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria;
nFrancesco Giuseppe Michele Schiraldi, 62enne di Bitonto, dirigente di Ferrotramviaria.
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Vuoi vedere che alla fine i veri responsabili sono gli stessi passeggeri che sono saliti su quel treno? Magari tra un po ci diranno che per 50’anni di “blocco telefonico” se non è successo mai nulla è stato solo perché i macchinisti portavano durante il turno i santini da poggiare sul cruscotto… Opinione strettamente personale.