Sembrava un ladro, invece era un padre che cercava aiuto dopo essere rimasto bloccato con l’auto sulla Murgia. Per fortuna una storia a lieto fine. A raccontarla è Michelangelo De Benedittis, proprietario della masseria Torre di Nebbia.
nn
«Ieri sera verso le 21 – scrive De Benedittis – ricevevo continui segnali di allarme dalla mia masseria. Verificavo dalle telecamere che effettivamente una persona si aggirava intorno alla struttura destinata ad agriturismo con fare sospetto cercando di aprire le porte.
nn
Meravigliato di tale presenza, considerando che in masseria la neve era altissima e che si poteva giungere solo con un trattore, allertavo la vigilanza e decidevo di recarmi a controllare la situazione.
nn
Il mio personale all'interno della struttura non si avvedeva di quanto accadeva e non riuscivo a mettermi in contatto. Chiedevo così aiuto al dr. Michele Inchingolo che sapevo grande appassionato di fuoristrada e operatore per la protezione civile con la Croce Bianca e con altra Associazione di Overland. Con il suo potente fuoristrada ci avventurammo sulla Murgia in continuo contatto con la Vigilanza.
nn
Giunti sulla "mediana" all'altezza delle masserie di Savigliano incontrammo due auto della vigilanza che soccorrevano una utilitaria in difficoltà con all'interno una donna con due bambine impaurite.
nn
Era accaduto che i poverini volendo fare una passeggiata sulla neve erano rimasti bloccati e che quindi il padre scorgendo da lontano le luci della Masseria era andato verso la stessa alla ricerca di aiuto.
nn
Purtroppo la zona è poco servita dai cellulari e il malcapitato non riusciva a mettersi in contatto con nessuno; giunto alla masseria a diversi chilometri dalla sua auto facendo scattare i sensori di allarme aveva così allertato me e la vigilanza.
nn
Solo grazie a Michele ed alla potente Jeep riuscimmo a raggiungere la Masseria dove la neve aveva un'altezza superiore ai 40 cm ma non riuscivamo a trovare il povero padre il quale nel tentativo di ritornare alla sua auto aveva perso ogni riferimento e girava tra la neve confortato dai miei cani pastori abruzzesi.
nn
Il poverino nel frattempo in una zona in cui ritrovo un po' di campo telefonico riusciva a chiamare i carabinieri già allertati dalla vigilanza; il malcapitato ormai lo si dava per disperso tra la disperazione della moglie e delle figlie. Verso le 23 le luci e i potenti fari delle auto giunte in soccorso della famiglia aiutarono il poverino a ritrovare la sua auto e i congiunti, nel frattempo tranquillizzati anche dai carabinieri.
nn
Ebbene, la storia si è conclusa a mezzanotte con la felicità delle piccole bimbe e della moglie.
nn
Un plauso alla cooperativa di vigilanza di Corato, a Michele Inchingolo ed ai carabinieri di Andria che hanno collaborato a porre un lieto finale ad una storia che poteva concludersi anche diversamente».
n
La Vigilanza, se non ci fosse bisognerebbe inventarla!!!
Grazie per quello che sempre fate per tutti indistintamente!
Bravi!
Mi auguro che una prossima volta la moglie sia più volitiva ed intransigente.
Dell’allerta meteo si sapeva,anche noi possediamo un”potente”fuoristrada “come descrive il proprietario della masseria,ma non ci siamo mossi da casa.E da incoscienti avventurarsi così con mezzi non idonei.E poi la
Cosa
Assurda è snobbare le previsioni come fanno in molti.
Un grande gesto di umanitario del caro amico Michele Inghingoli
Il proprietario della Jeep si chiama Michele Inghingolo