Cronaca

“Rivoluzione”, Francesco Casillo tuona: «Chiesi di costruire la rotonda a mie spese, ora intervenga la magistratura!»

La Redazione
L'imprenditore Francesco Casillo
«Due anni fa mi sono personalmente interessato chiedendo all'amministrazione comunale di consentirmi di poter costruire a mie spese una rotatoria. La risposta fu "non puoi far nulla"» racconta Casillo
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È un fiume in piena Francesco Casillo. Non si dà pace per le ennesime vite spezzate sull'asfalto dell'incrocio tra via San Magno e la "rivoluzione". E, a poche ore dall'incidente in cui sono morti due giovani, tuona contro la burocrazia colpevole di aver di fatto ostacolato i lavori di realizzazione di una rotatoria che avrebbe certamente potuto evitare delle vittime.

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In una lettera aperta, l'amministratore dell'omonimo gruppo industriale coratino chiama in causa la magistratura affinchè «faccia chiarezza per individuare le ragioni dell’inaccettabile ritardo di tutto quanto necessario alla realizzazione delle opere che avrebbero potuto mettere in sicurezza l’incrocio in questione» e «individuino i colpevoli per i gravissimi fatti occorsi».

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L'intervento dei giudici viene invocato non prima di aver raccontato un retroscena.

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«Due anni fa mi sono personalmente interessato chiedendo all’amministrazione comunale di Corato di consentirmi di poter costruire a mie spese una rotatoria che eliminasse i rischi di possibili incidenti» afferma Casillo. «La risposta che mi fu data fu: "non puoi far nulla, in quanto i fondi sono già stati stanziati, ma la rotatoria non si può fare perché in attesa delle autorizzazioni necessarie».

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La competenza su quel tratto, occorre ricordarlo, è della Città metropolitana, ovvero la ex provincia di Bari

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«Mi sono sentito corresponsabile delle loro morti per non aver gridato abbastanza – conclude – e per non aver combattuto come avrei dovuto la burocrazia che ancora una volta ostacola anche opere che possono salvare vite umane».

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Di seguito il testo integrale della lettera aperta di Francesco Casillo.

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«Egregi lettori, con questa lettera vorrei denunciare all’opinione pubblica una questione per me dolorosissima.

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Transitando spesso su via San Magno, sono stato colpito dalla pericolosità dell’incrocio con la sp. 234 (più nota come “Rivoluzione”) in quanto assolutamente privo di visibilità. 

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Avendo avuto notizia del fatto che, proprio in quel tratto di strada, nel corso degli ultimi anni hanno perso la vita a causa di incidenti stradali ben 14 persone, due anni fa mi sono personalmente interessato chiedendo all’amministrazione comunale di Corato di consentirmi di poter costruire a mie spese una rotatoria che eliminasse i rischi di possibili incidenti. 

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La risposta che mi fu data fu: "non puoi far nulla, in quanto i fondi sono già stati stanziati, ma la rotatoria non si può fare perché in attesa delle autorizzazioni necessarie". Dato che la situazione mi stava a cuore, ho chiesto più volte quale fosse lo stato dell’arte e la risposta è stata sempre la stessa!

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Oggi, apprendendo dell’incidente nel quale due giovani di 24 e 22 anni hanno perso la vita in quel punto, mi sono sentito corresponsabile delle loro morti, per non aver gridato abbastanza e non aver combattuto come avrei dovuto la burocrazia che ancora una volta ostacola anche opere che possono salvare vite umane.

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Quando la mala burocrazia blocca l’attività di un’azienda, anche a discapito del lavoro e dell’occupazione, passi pure, ma sulle vite umane no! 

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Con questa lettera chiedo che le autorità preposte, verso le quali pongo la mia più incondizionata fiducia, facciano chiarezza per individuare le ragioni dell’inaccettabile ritardo delle autorizzazioni e comunque di tutto quanto necessario alla realizzazione delle opere che avrebbero potuto mettere in sicurezza l’incrocio in questione ed individuino i colpevoli per i gravissimi fatti occorsi, anche come atto dovuto verso le vittime di questa ennesima tragedia e le loro famiglie».

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sabato 24 Settembre 2016

(modifica il 24 Luglio 2022, 0:58)

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Maurizio
Maurizio
7 anni fa

L’ Italia, l’ITALIA!…………..adesso giusto per spendere un po’ di soldi pubblici o meglio per accontentare qualcuno, io proporrei l’ennesima inutile commissione d’inchiesta .

Un Amico
Un Amico
7 anni fa

Non credo che sia una buona idea….il problema È la velocità e il non rispettare il codice stradale….si diminuirebbe ma non lo va a risolvere….

Salvatore Patruno
patruno salvatore
7 anni fa

Grazie alla generosità di un uomo, due giovani vite si potevano salvare. Spero che la magistratura intervenga al piu presto.

Vincenzo
Vincenzo
7 anni fa

Condivido in pieno quanto affermato da Francesco Casillo, fra l’altro posso aggiungere che due anni fa la motivazione adotta dalla Provincia – servizio viabilità- è stata la carenza dell’ultimo parere da parte del “Ministero alle Beni Archeologici con sede a Taranto”, che fra l’altro dopo alcuni mesi approvò il progetto. Ci sarebbe da aggiungere che il dirigente del servizio viabilità della provincia, fino a poco tempo fa è stato un nostro concittadino e pertanto, chi meglio di lui potrebbe aggiornarci sugli ultimi eventi Ad oggi non è stata ancora richiesta l’autorizzazione allo svellimento degli alberi di olivo che rientrano nell’area di esproprio, pertanto, mettiamoci l’animo in pace, occorreranno altri mesi per l’ottenimento di quest’altra autorizzazione, ed i mesi anzi, gli anni, passano…….. Vincenzo

Nico Cirasola
Nico Cirasola
7 anni fa

Follie dell’essere “dis/umano”
Il valore della vita è suprrmo e la burocrazia o le “regole” che creano ritardi e intralci sono assurde. Le regole vanno applicate tenendo sempre conto dei valori della vita umana….
La morte di 2 giovani per la follia della burocrazia è uno schiaffo alla intelligenza !!
Non solo urliamo per la rabbia incontenibile ma facciamo l’impossibile per debellare e condannare la follia dis/umsna…!!!

Garibaldi
Garibaldi
7 anni fa

Perché negare a un cittadino,imprenditore, il suo impegno per la messa in sicurezza di quell’ incrocio ? Forse a qualcuno piace sguazzare nella burocrazia

Giulio D’Imperio
Giulio D’Imperio
7 anni fa

Signori siamo obiettivi: voler addossare la colpa dei numerosi incidenti stradali solo alla rotonda non costruita e cercare ora il colpevole della mancata costruzione della stessa, mi sembra alquanto riduttivo. Invitare ancora una volta a guidare con maggiore prudenza ed attenzione in prossimità di quel maledetto incrocio, ad oggi lo ritengo più giusto. Non dimentichiamo che quando si viene da via San magno verso Corato prima dell’incrocio ci sono delle bande rumorose e, se non sbaglio, apposita segnaletica, che invitano a rallentare. Andando da Corato verso Via San Magno prima dell’incrocio, se non erro, ci sono anche lì bande rumorose che magari andrebbero rifatte. E’ invece inconfutabile che prima di giungere all’incrocio c’è una doppia curva, che dovrebbe invitare alla prudenza.

Giulio D’Imperio
Giulio D’Imperio
7 anni fa

Poi anche io ricordo nell’ultima campagna elettorale la gara da parte dei nostri “politicanti” ad accaparrarsi il merito di essersi interessati alla costruzione della rotonda, ma Signori stiamo parlando di chi aveva necessità di consensi pur di raggiungere il proprio obiettivo. Infine ritengo che Francesco Casillo non deve sentirsi alcun rimorso per quanto accaduto, anzi…..

Anselmi Giuseppe
Anselmi Giuseppe
7 anni fa

E solo una VERGOGNA . E ANCHE VERO CHE SOLO COSTRUENDO UNA ROTONDA SI POSSONO evitare INCIDENTE GRAVI,MA PUÒ ESSERE UN deterrente .

Marco
Marco
7 anni fa

Per i sapientoni della guida, quelli che guidano facendosi superare dagli alberi, vorrei dire che la rotonda serve a far rallentare il traffico in prossimità dell’incrocio ma più che altro a segnalare che in quel preciso punto ci sta un incrocio. Attualmente, chi conosce quella strada sa della presenza dell’incrocio, gli altri si devono affidare, nella migliore delle ipotesi, ad una segnaletica coperta da rami e cespugli o assente perchè non ripristinata dopo l’ennesimo incidente. In attesa che qualcuno si occupi seriamente della realizzazione rotonda (anche attraverso “sponsor” tipo il Sig. Casillo), si metta in sicurezza l’incrocio, quello e gli altri a raso presenti su quella strada, attraverso rallentatori (veri e propri dossi) e segnaletica verticale e orizzontale. E che Dio ce la mandi buona…

Vito totorizzo
Vito totorizzo
7 anni fa

Caro Francesco questa durissima lettera di denuncia conferma di quale tempra siano gli industriali che hanno a cuore la propria Comunità
Bravo come al solito !!!

Francesca Scaringella
Francesca Scaringella
7 anni fa

Bravo signor Casillo. Continui ad insistere perché si faccia la rotatoria chepossa salvare vite umane. La saluto cordialmente Franca Scaringella

Er Pupo
Er Pupo
7 anni fa

tutti che parlano di rotatoria. mettere dei semafori è meno dispendioso e i tempi per i lavori non si allungherebbero troppo

Vito Mangano
Vito Mangano
7 anni fa

A chi dice giustamente che se si rispettasse il codice della strada non ci sarebbero incidenti, dico che a questo punto mettessero il limite di 10 Km/h su tutta la rete stradale e stiamo pure tranquilli, chi sgarra sarà colpevole. Ammiro lo sforzo e l’impegno del “cittadino” Casillo, ma quando un cittadino sente il bisogno di prendersi carico di problemi della collettività, vuol dire che ormai lo stato è assente. Infine… aspettiamo il prossimo incidente alla curva di Via Gravina, sperando di non dover infoltire ulteriori necrologi.

Adolfo lo Porto
Adolfo lo Porto
7 anni fa

Bravo Francesco, condivido in pieno tutto, e con grande stima, apprezzo molto la tua rabbia per le povere vittime, e il tuo impegno per la realizzazione della rotonda per evitare queste tragedie.

Angela  Mazzilli  Ventura
Angela Mazzilli Ventura
7 anni fa

Gentilissimo signor Casillo, la invidio un pò quando scrive che “pone incondizionata fiducia nelle autorità preposte…” Beato lei, io no, NON mi fido . Ha invece, tristemente ragione, quando asserisce che, siamo al punto che “in Italia, per essere un pò ascoltati bisogna gridare” . Siamo messi male, mi creda…Stia tranquillo siamo TUTTI colpevoli, quando, non gridiamo abbastanza per i nostri diritti, e per quelli di tanti innocenti . La burocrazia nel nostro paese uccide , questo “episodio” ne è la prova . Speriamo che qualcuno si muova “a coscienza” : è brutto avere a che fare con essa (la propria coscienza) quando è “pesante”…..Angela Mazzilli – Corato .

Aldo Mazzilli
Aldo Mazzilli
7 anni fa

“Impedimenta”diceva don Abbondio. Così dicono ns cari amministratori anche in merito allo svincolo di via Castel del Monte…. lato Corato. Quanti curati pavidi abbiamo nel palazzo. Bravo Francesco! Invochiamo l’intervento della magistratura. Sono deboli con i forti e …….

Domenico Di Bisceglie
Domenico Di Bisceglie
7 anni fa

A Milano Giorgio Armani sta restaurando e migliorando la viabilità di un intero quartiere a sue spese con il plauso dell’amministrazione e dei residenti!! A Corato dopo due anni e la morte di 2 ragazzi si stanno aspettando ancora le ” autorizzazioni “!! Da parte di chi? Ognuno risponderà alla propria coscienza se ne ha una!! Per non parlare di quella vergogna che è lo stato delle strade di determinati quartieri dove purtroppo non abita nessun amministratore!! Un bravo a Francesco Casillo con l’invito di venire ad abitare nella gruviera del quartiere del ” Cesare Battisti !! Comunque bravo!!

Carla bruni
Carla bruni
7 anni fa

Signor Casillo perché invece di scrivere a questa redazione,che raccoglie ma non può far nulla,non fa di tutto,vista la sua potenza economica,per far arrivare questa triste storia in televisione.E comunque le dico come
Possono costruire la rotonda se non asfaltano pericolosi fossi che abbiamo in paese,per non parlare delle aiuole che dividono l extramurale,dalle quali le persone attraversano?