Tutto cambia perché nulla cambi. Il comunicato ufficiale della Regione Puglia, pubblicato alle 13.30 di oggi, fa finalmente chiarezza nel trambusto scatenato a seguito della diffusione della circolare emanata nella tarda serata di ieri, con cui i vertici della Regione disponevano – a partire da domani – che venissero vaccinati tutti gli over 60 pugliesi, senza fragilità e soprattutto senza prenotazione.
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La babele che ne sarebbe conseguita, facendo salva (ma come?) la priorità per quanti si erano regolarmente prenotati, ha determinato una retromarcia che lascia sconcertati. Il caso AstraZeneca – con la pioggia di disdette da parte degli anziani spaventati dal rischio, per quanto remoto, di conseguenze gravi per la salute – non ha insegnato nulla sulla prudenza e sulla chiarezza della comunicazione in fatto di vaccini anti Covid. In Puglia ne sono rimaste in frigorifero 230mila fiale, e la campagna vaccinale procede col contagocce, tanto che la nostra Regione viene citata dal quotidiano londinese Financial Times come esempio negativo. «La Puglia è forse il miglior esempio – scrive il giornale economico – del sistema disfunzionale delle vaccinazioni in Italia con il 98% delle persone tra i 70 e i 79 anni che ancora, alla fine della settimana, aspettavano la prima dose, così come quasi metà degli over 80».
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Intanto, dopo aver deciso ieri sera di spalancare le vaccinazioni ad una platea potenziale di 880mila persone (tanti sono i pugliesi fra i 60 e gli 80 anni, secondo i dati 2020 di Tutt’Italia) attraverso una delibera di Giunta regionale (n.472/2021) che si è diffusa a macchia d’olio visto l’impatto che avrebbe avuto a partire da domani, ecco il dietrofront, sancito da un comunicato ufficiale che – a leggerlo bene – cambia ben poco della campagna vaccinale che era stata programmata fino a ieri.
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«Con riferimento alla campagna vaccinale con Astrazeneca di persone da 79 anni ai 60 anni senza fragilità, in conformità con l’ordinanza n.6 del Commissario straordinario per l’emergenza Covid19, poiché la capacità di vaccinazione degli hub vaccinali è risultata superiore alle adesioni della fascia dei 79 anni già in programma, si è reso necessario sollecitare le Asl a procedere al riempimento degli slot di ogni singolo hub vaccinale. Chi ha già effettuato l’adesione sul sistema La Puglia ti vaccina, avrà un accesso prioritario nei giorni e nella fascia oraria programmati. Sarà però consentita parallelamente la vaccinazione con Astrazeneca a tutti coloro compresi nella fascia di età tra 79 ai 60 anni che non hanno avuto ancora possibilità di prenotarsi, in ordine di anzianità a partire da lunedì 12 aprile per i 79enni».
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«Per evitare sovrafflusso – precisa poi la nota della Regione – per la giornata di lunedi 12 aprile verranno vaccinati negli hub della Puglia tutti i cittadini pugliesi senza fragilità di 79 anni (nati nel 1942). Martedi 13 aprile la vaccinazione sarà aperta alla fascia dei 78 anni (nati nel 1943). Ovviamente sino ad esaurimento dei vaccini disponibili. Man mano che gli slot verranno saturati sarà consentito, a seguito di apposita comunicazione, sbloccare le altre fasce di età per ordine di anzianità per presentarsi agli hub per la vaccinazione».
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A Corato le vaccinazioni saranno effettuate nell'hub della palestra della scuola De Gasperi, in via Lago Di Viti, ogni giorno dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 15 alle 19.
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E qui arriva il cuore della nota: «Si prega pertanto i cittadini che non rientrano nelle fasce di età indicate a non presentarsi presso gli hub vaccinali e ad attendere lo sblocco della loro annualità. Sono sbloccate progressivamente da domani le adesioni sulla piattaforma La Puglia ti vaccina per le vaccinazioni per la fascia 69-60 anni. Domani si aprono le adesioni per chi è nato dal 1° gennaio 1952 al 31 dicembre 1953».
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Morale della favola: gli over 60 che avevano sperato nel salta-la-fila, dovranno aspettare il loro turno.
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Sono capaci solo di generare caos, in questo sono insuperabili. Lopalco dovrebbe dimettersi dopo aver annunciato vaccini per tutti gli over60 nel giro di 2 ore si è rimangiato tutto. È un epidemiologo non un manager. Torni a fare quello che sa fare.
sono bravi solo a dare i numeri quotidiani su morti e contagiati ma di organizzare i vacccini non è cosa loro come si è visto oggi. Poveri noi
Quando le dimissioni di Lopalco? Ha fallito su tutta la linea, prevenzione, piano vaccinale e tutto il resto
in israele già ballano sui tavoli … in inghilterra (con l'astrazeneca …) riaprono tutto domani … ma perchè c@##0 sono nato in italia?
il sig. Emiliano con quale coraggio si presenta in televisione su Rai1 a glorificare la sanità pugliese, da profano basterebbe consultare il data base delle ASL per conoscere lo storico di ognuno di noi, inviare ad ogni medico di base una circolare, verificare la volontà degli assistiti di accedere alla vaccinazione ed effettuare una prenotazione, senza tanti fronzoli, evidentemente è troppo difficile come soluzione per l'assessore alla sanità pugliese..
Quando ci sono interessi politici di mezzo la soluzione nn si vuole trovare