Salute orale

Combattere il russamento e l’apnea notturna. Dal dentista si può

La Redazione
A sinistra il dottor Domenico Viscuso
Tanti sono stati medici e tecnici del settore che, sabato 27 maggio, al Nicotel, hanno seguito il workshop a cura del responsabile clinico di OdontoApneia® Italia, dottor Domenico Viscuso
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Combattere il russamento e l’apnea notturna dal dentista si può. Come? Con OdontoApneia®, un dispositivo da applicare sui denti al momento di andare a letto, fino al mattino. Realizzato su misura da professionisti abilitati, il dispositivo consente un avanzamento controllato della mandibola e della lingua, attraverso l’incremento del tono muscolare a livello delle prime vie aeree. Il che facilita il passaggio dell’aria eliminando il russamento, migliorando sensibilmente gli episodi di apnea notturna ostruttiva e – in definitiva – aumentando la qualità della vita di chi lo indossa. E di chi dorme accanto.n

Sabato 27 maggio, il dispositivo e la tecnica impiegata sono stati presentati per la prima volta in Puglia, al “Nicotel” di Corato. Un evento formativo in esclusiva per l’area metropolitana di Bari, che ha visto fra i relatori il dottor Domenico Viscuso, responsabile clinico di OdontoApneia® Italia.n

Circa 60 specialisti da tutta la provincia, fra odontoiatri e odontotecnici, hanno seguito il simposio e conseguito la certificazione che li abilita all’impiego del dispositivo; l’elenco dei professionisti abilitati è disponibile sul sito web del produttore: www.odontoapneia.it.n


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A promuovere il convegno l’odontotecnico coratino Francesco Tatoli. «L’efficacia dei dispositivi intraorali per il trattamento del russamento e dell’apnea è ormai ampiamente dimostrata dalla letteratura scientifica e – ha spiegato il tecnico – dalle numerose ricerche nel campo della medicina del sonno. Un così alto numero di specialisti iscritti dimostra l’interesse per questa metodica. Il dispositivo è confortevole, leggero e semplice da applicare. Sono caratteristiche – ha aggiunto Tatoli – che potranno aiutare chi soffre di questi problemi fastidiosi, a volte perfino rischiosi».n

Stanchezza e ipertensione sono fra gli effetti più comuni in chi russa o ha apnee notturne. Il russamento, negli over 40, interessa gli uomini nel 60% dei casi, le donne nel restante 40%. Mentre l’apnea ha un’incidenza del 6% nella popolazione maschile oltre i 40 anni e del 4% su quella femminile, percentuali che raggiungono un picco del 25% oltre i 65 anni d’età.n

Ma c’è di più. Come riconosciuto dal ministero della Salute (decreto dirigenziale del 3 febbraio 2016), le forme più severe di apnea notturna ostruttiva possono essere causa di altre patologie, fra cui il diabete mellito di tipo 2, la cardiopatia ischemica cronica, eventi ischemici cerebrali o broncopneumopatie.n

Ed è lo stesso provvedimento ministeriale a dettare gli indirizzi medico-legali per «l’accertamento dell’idoneità alla guida dei soggetti affetti da disturbi del sonno da apnee ostruttive notturne, o sospettati di essere affetti da tale malattia». Sì, perché il rilascio o il rinnovo della patente di guida a favore di chi soffre di apnee – o di chi è sospettato di soffrirne all’esito di un questionario somministrato dal medico – è subordinato alla terapia anche con dispositivi di avanzamento mandibolare come OdontoApneia®.n

«La sonnolenza diurna è la discriminante, poiché è uno dei sintomi più specifici della sindrome dell’apnea ostruttiva e, secondo la Ue, è causa del 30% degli incidenti stradali. Fra le terapie riconosciute – ha precisato il dottor Viscuso – c’è anche l’apparecchio odontoiatrico di avanzamento mandibolare (Mad). OdontoApneia® è un tipo di Mad, nato in Brasile e utilizzato su licenza e certificazione in tutto il mondo, ma, cosa fondamentale, corrisponde alle linee guida per la prevenzione e il trattamento odontoiatrico della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno».

lunedì 5 Giugno 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 9:14)

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Michele floriello
Michele floriello
6 anni fa

Dispositivo medico sanitario veramente efficace, sotto le 30 apnee notturne