Mancano ormai pochi giorni all’edizione 2018 della Festa patronale. La Deputazione Maggiore di San Cataldo, presieduta da Aldo Scaringella e con la guida del rettore don Giuseppe Lobascio, è alle prese con l’organizzazione delle attività in programma.
n
Come da tradizione la festa si svolgerà dal 18 al 20 agosto, ossia nel primo fine settimana dopo Ferragosto.n
«Carissimi cittadini e devoti di San Cataldo – scrivono dalla deputazione maggiore – si avvicinano i giorni della festa che ci vedranno impegnati a vivere una profonda e riconoscente devozione a Lui, per la sua protezione soprattutto nei momenti particolarmente difficili della storia della nostra città.n
“Lasciamoci stimolare dai segni di Santità che il Signore ci presenta attraverso i più umili membri di quel popolo che (partecipa pure dell’ufficio profetico di Cristo col diffondere la viva testimonianza di Lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e carità)” come recita la Genesi.n
È con questo spirito che vogliamo vivere sia i giorni di festa, che il triduo in preparazione».n
È ancora possibile contribuire a sostenere le spese per la festa, anche con «un piccolo gesto alla realizzazione dei solenni festeggiamenti». La deputazione è aperta tutti i giorni dalle 18.30 alle 21.30 nella sede di via Roma 84.n
Il programma
Giovedì 16 agosto
ore 19.30 chiostro Palazzo di Città incontro dibattito sull’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudate et Exsultate”. Interveranno: S.E. Eccellenza Mons. Leonardo D’ascenzo; Avv. Piero Cervellera; Dott. Felice Roselli; Avv. Concetta Bucci; Moderatore: Dott. Riccardo Losapio con la collaborazione del movimento di spiritualità Vivere in, Proloco, Deputazione Maggiore San Cataldo.n
Dal 15 al 17 agosto, chiesa Matrice: “Triduo di preparazione alla Festa”
Ore 18.15 Recita Santo Rosario meditato
Ore 19.00: Santa Messa-Coroncina e benedizione con la reliquia del Santon
Sabato 18 agosto
Ore 8.30: Inizio festeggiamenti. Lancio di Mortaretti.
Ore 19.00: Chiesa Matrice, Santa Messa
Ore 20.00: L’artistica statua lignea del Santo Patrono sarà portata in Processione dalla Chiesa Matrice al chiostro del Palazzo di Città (Palazzo San Cataldo) dove rimarrà alla venerazione dei fedeli per tutto il periodo dei festeggiamenti. La Processione sarà presieduta dal Rettore della chiesa don Giuseppe Lobascio. All’arrivo al Palazzo di Città, la statua sarà accolta dal Sindaco. Seguirà una veglia di preghiera cittadina.n
Domenica 19 agosto
Ore 8.30: Lancio di Mortaretti.
Ore 11.00, chiesa Matrice: Solenne Concelebrazione presieduta da sua Eccellenza Mons.Leonardo D’Ascenzo con la partecipazione del Rev.Capitolo, dalle autorità civili e militari, dalle Confraternite e associazioni religiose.
Ore 12.00: Matinée del concerto bandistico città “Palazzo San Gervasio”, piazza Marconi ang. via Verdi.
Ore 18.30: Chiesa Matrice, Santa Messa
Ore 19.30: L’artistico Busto Argenteo del Santo Patrono sarà portato in Processione presieduta dal: Rettore della chiesa Don Giuseppe Lobascio, sarà accompagnata dal Rev. mo Capitolo, dalle Autorità civili e militari, dalla Deputazione Maggiore, dalle Confraternite ed Associazioni religiose.
Ore 22.00: Piazza Cesare Battisti grande orchestra di fiati lirico – sinfonica “Palazzo San Gervasio” diretto dal Maestro Michele Lapolla.n
Lunedì 20 Agosto
Ore 8.30: Lancio di mortaretti.
Ore 9.00: Chiostro Palazzo di Città: S. Messa celebrata dal Rettore don Giuseppe Lobascio.
Ore 19.00: Chiostro Palazzo di Città: S. Messa.
Ore 20.00: Rientro della statua lignea del Santo Patrono in Chiesa Matrice.
Ore 23.00: Grandioso spettacolo pirotecnico Ditta Pirofantasy. Contrada “Pezze San Cataldo” (Stazione Bari Nord)n
Fuori programma:
Domenica 19 agosto:
ore 8.00: Pedalando con i Santi in collaborazione con Legambiente e Pro locon
Martedì 21 agosto
Piazza Cesare Battisti: spettacolo musicale organizzato dall’amministrazione Comunale di Coraton
wow, che sballo…
Il comitato di San Cataldo dovrebbe rendersi conto che la festa è diventata ormai obsoleta e noiosa, tra qualche anno non ci sarà più nessuno ad ascoltare la “banda” e a vedere i “fuochi”. I giovani, giustamente, scappano da una festa che non li vede protagonisti nel sentimento religioso e festaiolo. Rinnovatela e innovatela in tal modo da far appassionare anche le nuove generazioni a tirare avanti le “vecchie” tradizioni…