Attualità

Corato rischia di dire addio al Cinema Elia, Cirasola: «Cerco un nuovo gestore»

La Redazione
Corato rischia di dire addio al Cinema Elia
Il cinema è ormai chiuso dal 23 aprile. «La situazione richiede tempi brevi altrimenti il rischio e che venga smantellato il cinema. Credo che sia una grossa perdita per tutti»
4 commenti 1080

«Carissimi amici di Corato il Cinema Elia cerca nuovo gestore. Io purtroppo per altri impegni dopo 22 anni di attività e a 20 dall’apertura dicembre 1998 deve cedere il passo. Se qualcuno è interessato, per non sottrarre questo struttura culturale nel cuore della città, si renda disponibile. La situazione richiede tempi brevi altrimenti il rischio e che venga smantellato il cinema. Credo che sia una grossa perdita per tutti».

Un messaggio triste, che ha fatto il giro delle chat social. Ad averlo inviato, per primo, è stato Nico Cirasola. Ormai oltre un mese fa.

Le porte del Cinema Elia sono chiuse già dal 23 aprile e le settimane sono passate «alla ricerca di nuovi accordi tra i proprietari delle mura del cinema – che giustamente rivendicano le loro ragioni – e nuovi soggetti e imprese culturali disponibili a proseguire l’attività di gestione, non limitata alle proiezioni cinematografiche. Anche la Regione Puglia crede nella nostra realtà, abbiamo vinto un bando molto importante per cui sono stati stanziati circa 470mila euro: senza un nuovo contratto di locazione, bisognerà rinunciare al finanziamento» chiarisce Cirasola.

Oggi il quotidiano “Repubblica” ha pubblicato un articolo a firma dello stesso Nico Cirasola «sul Cinema Elia di Corato e sul grande impegno di ogni esercente cinematografico nel territorio e in ogni singola frazione».

È lui stesso a darne notizia alla nostra redazione aggiungendo: «spero contribuisca alla riflessione. Dopo 23 anni di mio impegno economico e di energie cedo la staffetta a nuovi soggetti imprese associazioni ad un costo irrisorio: le potenzialità sono infinite. Per ideare realizzare gestire una sala cinematografica ci vogliono anni. Per chiuderla un attimo e il paese o la città è più povera in tutti i sensi morali ed economici».

venerdì 15 Giugno 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 13:21)

Notifiche
Notifica di
guest
4 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Nicola scarnera
Nicola scarnera
5 anni fa

Nan staun sold

Leone Giuseppe
Leone Giuseppe
5 anni fa

Si potrebbe trasformate la struttura il un polifunzionale con una sala convertita in luogo per feste per bambini, intrattenimenti di diverso genere sala giochi per adulti: ping-pong, tiro a segno, sala biliardi con relativi tornei locali,provinciali ecc.ecc.Luogo dove la prima regola dovrebbe essere quella di lasciare i telefonini alla reception.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Coloro che non rimangono insensibili a questo appello sono solamente quelli di una certa età, che hanno conosciuto l'apice del successo dei cinema in un periodo nel quale era proprio il tipo di vita ad essere completamente diverso. Non sono passati secoli, ma pochi decenni, sufficienti però a cambiare tutto. E' inutile elencare cos'è variato da allora: è più facile enumerare quello che è rimasto uguale. Nessun rimpianto e nostalgia per quello che non c'è più se è proprio la gente, consapevole o ignara, vittima cioè di “persuasori non troppo occulti”, a voler chiudere col passato, soppiantato, oltretutto, dalle moderne tecnologie.

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Ma una volta non era un circolo privato e prima ancora una sala ricevimento denominata Biancaneve. Cinema lo è diventato negli ultimi anni.