Cosa fanno i coratini il lunedì dell’Angelo? Festeggiano la Pasquetta, si direbbe. Tuttavia ancora più chiaro ed esplicativo sarebbe dire che vanno a fare “ù pascone”: la scampagnata con parenti e/o amici in compagnia dell’immancabile brace per preparare la carne arrosto.
Sabato mattina abbiamo intervistato alcuni di loro: tra chi ordinava la carne e chi si affidava a mamme, mogli e fidanzate, abbiamo incontrato anche i macellai. Stando a quanto hanno potuto “registrare” nelle loro attività commerciali, oggi sulle tavole dei coratini «non potrà mancare la carne di cavallo». Spazio anche a pollo e maiale.
Alla domanda «cosa sceglierai tra salsiccia e striscette?» in tanti hanno risposto «striscette tutta la vita» accompagnate «da vino e/o birra». Nel video c’è anche chi dedica un pensiero ai vegetariani: «potranno rifarsi con le verdure grigliate».
Per tutti, di sicuro, la pasquetta significa una cosa importante: «godersi una giornata in compagnia delle persone giuste».
Moda, pigrizia, insicurezza, desiderio di celarsi o di apparire più “maturo”? In questa intervista mi ha colpito il fatto che, su venti ragazzi, solo un paio avevano la barba rasata. Quando iniziò la moda fra i giovani, una cinquantina di anni fa, era la “contestazione” ad imporla. L'importante è tagliarsela quando comincia a diventare bianca. E mai, incolta. Curioso il signore che trova giustificazione nelle parole della Bibbia, la sua “voglia” di agnello arrostito. La ragazza vegetariana, oltre a dimostrare un certo “tratto”, è l'unica che indossa la cintura di sicurezza: brava! Le usanze sono tali perché si rinnovano nel tempo, nonostante la tendenza di oggi ad annullarle o a sostituirle con qualcosa di diverso. Il sud, tradizionalista, è più restio o lento in quest'ultima opera.
Bravissimi!!! Troppo carino questo video…. Corato è anche questo… leggerezza e tradizioni!! BRAVI!
Si parla di tradizioni senza conoscerne la verità , il “pascone” non era considerato qualcosa di bello e buono dalla brava ed umile gente . Alla pasquetta molta gente restava in casa perché dei “buffoni” si ubriacavano e facevano sciocchezze , liti ed altro . Per senso del dovere durante le feste la gente accudiva gli anziani . Attualmente , che sacrificio, gli anziani sono visitati rapidamente e servono per ottenere sia soldi sia eredità.
Il senso del dovere di accudire gli anziani bisogna averlo sempre non solo nei giorni di festa. In quanto alla tradizionale gita fuori porta o scampagnata di Pasquetta c'è sempre stata; non capisco in che epoca Lei sia vissuto. Poi gli imbecilli o buffoni ci sono sempre stati e ci saranno sempre, non capisco il perché per colpa di pochi ci si dovrebbe astenere dal godersi qualche ora di allegria a contatto con la natura e insieme ad altra gente, tradizioni a parte.