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Dal binario unico della Bari Nord a viale Casette Bucci, espiantati trenta ulivi monumentali

La Redazione
Dal binario unico della Bari Nord a viale Casette Bucci
Sono le piante che da decenni "facevano ombra" al binario unico che collega Corato e Andria, espiantate da Ferrotramviaria in seguito ai lavori di raddoppio
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Una trentina di ulivi monumentali hanno finalmente trovato pace, in un terreno comunale di viale Casette Bucci, in zona San Magno, a circa un chilometro dalla provinciale nota come “Rivoluzione”. E forse non c’è giornata migliore di quella di oggi per parlarne, la domenica in cui la parola “pace” si traduce proprio con un ramoscello d’ulivo.

Sono le piante che da decenni “facevano ombra” al binario unico che collega Corato e Andria, espiantate da Ferrotramviaria in seguito ai lavori di raddoppio, velocizzazione e potenziamento delle tratte ferroviarie nell’ambito del “Grande Progetto”.

A luglio dello scorso anno, grazie alla delega conferita a Ferrotramviara dalla Regione Puglia, l’azienda che gestisce i trasporti su rotaia nel nord barese ha iniziato a dare seguito al «decreto di occupazione d’urgenza» per l’esecuzione dei lavori di raddoppio del binario Andria-Corato, uno sviluppo complessivo di oltre 11 chilometri.

«Per gli ulivi monumentali è stato seguito l’iter previsto dalla legge regionale numero 14 del 2007» confermano dall’ufficio ambiente del Comune. Gli alberi sono stati «individuati dagli incaricati» per poi essere «espiantati e ricollocati in altro sito, a cura e spese» di Ferrotramviaria spa. I proprietari hanno potuto anche chiedere la ricollocazione delle piante monumentali all’interno della stessa particella catastale o di un’altra adiacente in loro possesso.

A individuare il luogo in cui gli ulivi avrebbero dovuto “trovare casa” sono stati gli uffici del Comune. La stessa cosa è avvenuta anche a Ruvo, dove però si è fatta una scelta diversa: ben 24 piante ultracentenarie hanno trovato dimora a Parco Mennea, uno spazio al centro di un processo di rilancio dell’agroecologia urbana. Il parco ruvese si trova in un’area di recente sviluppo, ancora poco edificata e originariamente sede di un uliveto come testimoniano le piccole zone adiacenti ancora coltivate con le stesse piante.

Eppure gli alberi da espiantare non sono ancora finiti: «è probabile che ce ne siano degli altri per cui non è ancora stata definita la nuova collocazione» fanno sapere dall’ufficio ambiente. «Si ipotizzava – concludono – una collocazione nei pressi del parcheggio adiacente alla stazione (di cui non è ancora stato approvato il progetto definitivo, ndr) o nella zona del passaggio a livello di via Giappone: come emerso però nei giorni scorsi in entrambe le situazioni si stanno ancora valutando le idee progettuali».

domenica 25 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 17:07)

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