8 marzo

«Non solo mimose»

La Redazione
Femministe
Mentre il mondo celebra la Giornata della donna, gli studenti dell'Oriani riflettono sulla capacità di «declinarsi come soggettività per cooperare alla costruzione di un mondo più giusto per tutti»
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«Non accontentarti dei luoghi comuni perché distruggono l’identità». Lo ha affermato Antonella Masi durante la sua lezione seminariale con le ragazze e i ragazzi della classe seconda A del liceo classico “A. Oriani”. Gli studenti sono impegnati in questi giorni in una esperienza di alternanza scuola lavoro presso il Consiglio della Regione Puglia.

Tra le fonti di ispirazione della Masi – docente, femminista ed esperta di femminismo, fondatrice del Centro di documentazione e cultura delle donne di Bari e coautrice del libro “Saperi di genere” – c’è Carla Lonzi, femminista teorica dell’autocoscienza e della differenza sessuale.

Il tema dell’autenticità accomuna le due donne: autenticità come conoscenza di sé, come riappropriazione del proprio desiderio che rende «tutto è possibile», come capacità di «declinarsi come soggettività e autocoscienza per cooperare alla costruzione di un mondo più giusto per tutti».

«A partire da questa idea di autenticità – scrivono dall’Oriani – andrebbe risignificata anche la giornata dell’8 marzo, giorno noto come “festa della donna”. Perché non scivoli in liturgie inutili o in biechi e consumistici rituali, ma diventi un modo per far memoria di tante battaglie compiute dalle donne per le donne».

giovedì 8 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 18:02)

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