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“Non chiamatelo Fiume”, il conflitto in un fumetto lungo sette metri

La Redazione
“Non chiamatelo Fiume”
Il racconto delle maggiori battaglie che contraddistinsero gli ultimi due anni della Grande Guerra realizzato in maniera innovativa
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L’Esercito è arrivato nelle scuole per presentare il libro “Non chiamatelo Fiume. Dal Grappa al Piave storia di un monumento d’Italia”. Come avvenuto oggi, al liceo classico “Oriani”. Scritto da Federica Dal Forno e vignettato da Vincenzo Beccia, il volume è stato realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, grazie al contributo della Deutsche Bank.

Racconta in maniera innovativa le maggiori battaglie che contraddistinsero gli ultimi due anni della Grande Guerra esaltando il culto della memoria di quella generazione di italiani che lottarono nei due anni successivi alla ritirata di Caporetto e condussero l’Italia alla vittoria finale.

Il Comandante territoriale dell’Esercito in Puglia, Generale di Brigata Mauro Prezioso, nel suo intervento ha evidenziato come l’opera, si inserisca perfettamente nel contesto delle Commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra. Lo fa attraverso un racconto storico-geografico che, pur utilizzando i fumetti lungo sette metri, resta fedele agli avvenimenti storici e diventa uno strumento didattico e formativo. È utile per illustrare e raccontare gli ultimi due anni della prima guerra mondiale con uno stile divulgativo diverso e sicuramente più avvincente soprattutto per i più giovani, e non solo.

Prezioso ha sottolineato come l’Esercito sia sempre in prima linea per promuovere la cultura ed in particolare la cultura della difesa. A dimostrazione di ciò non solo la presentazione del volume “Non chiamatelo fiume” ma le numerosissime attività organizzate dal Cme “Puglia” come, a titolo d’esempio, la recente inaugurazione in Bari – nel sedime della Caserma “Picca” – di un monumento dedicato ai Caduti in tempo di pace e di Guerra, la mostra itinerante sulla Grande Guerra, che dopo essere stataospitata in tutti i capoluoghi pugliesi resterà al Palazzo Gioia di Corato fino al prossimo 18 marzo, per poi raggiungere le città di Margherita di Savoia e Vieste.

Il libro, in un colpo d’occhio, permette di osservare tutta la linea dei combattimenti, leggibile in senso geografico: dall’attraversamento del Ponte della Priula alla partenza delle truppe italiane per l’ultima battaglia di Vittorio Veneto. Vi è anche un volumetto che illustra in maniera chiara e sintetica gli episodi descritti graficamente dandone una consequenzialità storica.

Grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa è stata espressa dalla preside Angela Adduci, dai dirigenti della Deutsche Bank Domenico Manna e Alessandro Santamato e dal sindaco Massimo Mazzilli.

giovedì 1 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 18:14)

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