Perché le famiglie ferite non vanno lasciate sole. Da questa convinzione nasce l’iniziativa pensata per oggi, alle 19.30, nel salone della parrocchia Santa Maria Greca che si trova in via Leonello.
«L’iniziativa è stata promossa dalla Zona pastorale San Cataldo per offrire un’occasione di confronto, ma soprattutto di accompagnamento ai coniugi separati, divorziati o che vivono un momento di crisi dichiara don Giuseppe Lobascio, consultore diocesano.
«Abbiamo già vissuto un primo appuntamento allo scopo semplicemente di incontrarci. Con questo secondo incontro daremo il via al percorso che si snoderà in altre successive tappe».
La crisi è generale: chi non ha i soldi, ha problemi di sopravvivenza, e deve essere giustamente aiutato. Ma anche chi ce l'ha, ha altri tipi di problemi, e va anch'egli aiutato: aiutato a capire che l'essere attaccato troppo al materialismo, l'essere troppo avidi, non facilita i rapporti sociali. La grettezza che deriva dall'esosità, isola l'individuo: non viene visto di buon occhio dagli altri e mette in condizione l'avido di vedere dappertutto degli approfittatori. Certo dipende molto dal carattere e dall'educazione ricevuta. Tanto fa comunque anche la cultura: quella umanistica, da sempre, ha elevato lo spirito, non la materia. Ma sembra che sia caduta in disuso, e la società ne soffre. Aiutare il separato? Se alla base di ciò vi è solo una nuova cotta, rimango perplesso…