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Via Monte di pietà e via San Benedetto chiuse al traffico, si procede al rifacimento del basolato

La Redazione
Piazza Di Vagno
L'ordinanza indica il 15 novembre come termine per la conclusione dei lavori in quel tratto, ma precisa anche che il divieto possa essere esteso «sino al completamento delle opere»
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Sembra sempre più vicino il giorno in cui potranno definirsi completati i lavori di rifacimento di piazza Di Vagno e delle strade che su di essa si affacciano.

L’ordinanza firmata dal segretario generale, Luigi D’Introno, da lunedì 16 ottobre vieta la circolazione stradale su via Monte di pietà e via San Benedetto proprio per consentire i lavori di rifacimento della rete idrica e del basolato.

L’impresa Capriello Vincenzo srl che ha vinto l’appalto dell’opera ha chiesto questo provvedimento perché i lavori impediranno il regolare transito veicolare. L’ordinanza indica il 15 novembre come termine per la conclusione dei lavori in quel tratto, ma precisa anche che il divieto possa essere esteso «sino al completamento delle opere».

Sarà comunque garantito il transito ai residenti e agli operatori economici operanti nella zona, nel rispetto delle norme di sicurezza, con modalità compatibili allo stato di avanzamento del cantiere. Durante i lavori, i mezzi degli operai potranno transitare su via San Benedetto e via Monte di Pietà anche in senso contrario rispetto a quello istituito.

Come ribadito più volte dall’amministrazione comunale – lo ricordiamo – l’opera di riqualificazione della piazza e delle vie che si trovano nelle immediate vicinanze dovrà essere conclusa entro il 30 novembre.

giovedì 12 Ottobre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 2:30)

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 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

Essendo riposte in me due personalità, quella dell'economista (dovuta agli studi universitari) e quella del moralista (dovuta alla sensibilità e alla preparazione culturale umanistica pre sessantottina), vedo due sfaccettature in questi tipi di lavori: il riscontro e la ricaduta senz'altro positivi, dal punto di vista economico, per tutte le attività, che gravitano intorno a questi luoghi; un ennesimo posto dove i giovani (martorizzati dalla mancanza di lavoro, condizionati dalle leggi che obbligano ad andare a scuola anche se uno non ne ha voglia e vorrebbe invece imparare subito un mestiere, agevolati dalla scuola diventata un parcheggio per tanti) pensano che il massimo della vita sia fare tardi e disturbare, rientrando a casa, quei poveracci che cercano di fare una vita normale.