Si chiamava “gioia” il palloncino di Chiara che ieri pomeriggio saliva dritto dritto verso il cielo, mentre lei si dondolava sull’altalena nuova di zecca. Mentre i raggi di sole le accarezzavano il viso e l’aria le spostava i capelli, Chiara (la bimba coratina malata di Sma) ha inaugurato il nuovo parco giochi della villa comunale pensato per i bimbi che hanno bisogno di un sostegno in più per divertirsi.n
«L’altalena è da sempre la giostrina che rimane impressa nei ricordi dell’infanzia – ha detto il sindaco Mazzilli – per questo non abbiamo avuto dubbi quando si è trattato di sceglierla».n
Non a caso è stata individuata la giornata di ieri per inaugurare questo spazio urbano che, pian piano, sta assumendo nuove forme: «è il giorno dedicato agli Angeli custodi, ai nostri nonni» ha ricordato Pina Masciavè del Moviemento Vivere in, presente alla cerimonia insieme al coro dell’Università della Terza età. Nelle sue parole il ringraziamento a Gaetano Nesta, Antonella Rosito e Mara Zezza, rispettivamente assessori allo sport, alle politiche sociali e alla pubblica istruzione: «si sono impegnati per l’organizzazione di questo pomeriggio che vede insieme più realtà associative, un modo concreto per respirare il senso di comunità».n
Il parco giochi è un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra pubblico e privato: «al fianco dell’amministrazione ci sono state l’Asipu e l’azienda Corgom» ha sottolineato il primo cittadino. «Siamo noi ad essere grati per la possibilità che abbiamo avuto di collaborarare in questo progetto» ha replicato Vito Scaringella, amministratore delegato dell’azieda che opera nel settore degli pneumatici.n
Ora al parco si sono le giostrine e non solo. Sempre durante il pomeriggio di ieri è stato inaugurato il campo da bocce, una idea di cui si parlava da tempo e che adesso è diventata realtà. «Uno spazio di socialità per i più grandi – ha concluso il sindaco Mazzilli – un modo per provare anche a vincere la solitudine e intessere nuove relazioni di amicizia».n
Il videon
Spero solo, che gli imbecilli, Non si divertono a rovinarla
Senza controllo già ci si immagina quanto possano durare.
La madre degli imbecilli non ha mai smesso di partorire.
A Ruvo ne esiste già una, risulta in stato di abbandono, non la usa nessuno. Sono presenti una serie di cartelli che specificano che l'uso di tale altalena è solo ed esclusivamente per bambini portatori di handicap. Vi immaginate un bambino disabile che già deve lottare per accettare la sua diversità e per essere accettato dalla società, e che per i suoi giochi deve essere “ghettizzato” e obbligato ad usare un'altalena dove dovrà giocare da solo lontano dagli altri bimbi. Sono dell'opinione che i giochi per i bambini devono essere utilizzabili ANCHE dai bimbi portatori di handicap, non devono esistere queste differenze, le abbiamo vissute per tanti anni, adesso basta.