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Paura delle catastrofi? Mario Tozzi: «Servono giusta informazione e buon esempio»

Ingrid Vernice
Paura delle catastrofi? Mario Tozzi: «Servono giusta informazione e buon esempio»
Ai "Dialoghi di Trani" un interessante punto di vista sui cambiamenti climatici e gli avvenimenti ad essi collegati
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«La giusta informazione ed il buon esempio possono salvarci dalle catastrofi naturali».

È questo uno dei concetti rimasti impressi a chi ieri ha potuto seguire l’appuntamento de “I Dialoghi di Trani” ospitato nell’atrio di Palazzo Gioia. La rassegna, giunta ormai alla sua 16esima edizione, ha per tema “la bellezza” ed anche quest’anno stupisce e arricchisce con il suo programma.

Ospiti del dialogo di ieri sera sono stati il geologo Mario Tozzi e Francesco Paolo De Ceglia, docente di Storia della scienza all’Università di Bari. In “Paure fuori luogo” i due relatori si sono interrogati su «cosa ci fa paura quando parliamo di catastrofi? Quali sono le nostre paure ataviche rispetto alla Terra?».

Domande a cui è difficile fornire una risposta senza cadere nel più sconfortante pessimismo data la ricorrenza di eventi catastrofici e devastanti che ogni giorno provengono da una o più parti del globo.

Ma come porvi rimedio? L’uomo «da secoli non ha fatto che sconvolgere l’ecosistema, sfruttandone le risorse e non pensando, o meglio accorgendosi troppo tardi delle conseguenze» dice Tozzi.

«Se il problema del cambiamento climatico è essenzialmente il consumo di carbone fossile, bisognerebbe subito ridurne le quantità o addirittura partire i consumi a zero. Purtroppo per una serie di circostanze, politiche ed economiche ciò non avviene. Gli stessi accordi sul clima ci dimostrano quanto sia difficoltoso trovare una linea comune tra i diversi stati senza ledere gli interessi di nessuno.

Ogni calamità, ogni evento devastante, porta a chiederci il perché del suo avvenimento, ma troppo spesso ritroviamo l’origine del male in un malvolere divino, piuttosto che nelle azioni sconsiderate degli uomini».

Siamo arrivati ad un punto di rottura, tra gli esseri viventi ed il pianeta, tale da poter causare l’estinzione della specie.

Senza essere preda di inutili catastrofismi, il geologo ha sottolineato il ruolo decisivo della giusta dose di informazione; troppo spesso infatti è l’ignoranza, anche quella del web, a parlare e a sentenziare sui fatti catastrofici, ma per la maggior parte prevedibili, che troppo spesso ci capita di ascoltare o leggere.

La staticità dei governi, ma anche dei cittadini, nei confronti dei temi ambientali è la conseguenza di ignoranza, mancanza di memoria, e cattiva gestione politica. Le soluzioni non mancano, dalla banale raccolta differenziata, all’ utilizzo di energie rinnovabili; ciò che davvero manca è la consapevolezza degli errori fatti e di quelli evitabili con il buon esempio è la prevenzione.

I protagonisti
Francesco Paolo De Ceglia è professore di Storia della scienza all’Università degli studi di Bari. È studioso e divulgatore del pensiero scientifico, in particolare nei suoi rapporti con l’estetica e la teologia. Il suo ultimo volume si intitola Il segreto di san Gennaro. Storia naturale di un miracolo napoletano (Einaudi 2016), è finalista del Premio Viareggio 2017.

Mario Tozzi è attualmente Primo Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria) e si occupa dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Attualmente conduce “Fuori Luogo” su Rai1. Durante la rassegna ha presentato il suo ultimo libro Paure fuori luogo, edito da Einaudi, scritto, come ammette lo stesso autore, per suscitare domande nella mente del lettore.

sabato 23 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 4:06)

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