Attualità

L’altra vita dei rifiuti, applausi per la sfilata delle “buone idee”

Ingrid Vernice
L'altra vita dei rifiuti
Non si parla più di rifiuti ma di nuovi ed inaspettati materiali con cui lavorare e sperimentare una ritrovata manualità
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Può una forcina per capelli trasformarsi in una collana? E della colla formare trame intricate e diventare pizzo? Grazie al concorso indetto dalla Pro loco Quadratum per la 30esima edizione di “Festalfa” tutto questo, e molto altro, è stato possibile.

Una prima volta ricca di inattese sorprese quella del concorso “Che Idea! Stimola la tua Creatività” organizzato dalla Pro Loco. Piazza Sedile per l’occasione è diventata una passerella in cui le creazioni di artisti locali, fra cui alcuni membri dell’associazione turistica, altri provenienti dalla parrocchia San Domenico, altri ancora privati cittadini, hanno potuto sfilare ed essere ammirate dal pubblico accorso numeroso.

L’iniziativa nasce con lo scopo di promuovere i valori ambientali, tutelare e valorizzare l’artigianato, incentivare la differenziazione dei materiali di scarto e l’abitudine al riciclo e riuso. Non si parla più di rifiuti ma di nuovi ed inaspettati materiali con cui lavorare e sperimentare la manualità.

Tra i materiali più utilizzati ci sono stati plastica e carta, ma la fantasia non è di certo mancata ai concorrenti che hanno addirittura utilizzato materiali imprevedibili come tappi di bottiglia, forcine per capelli e cannucce.

Entusiasta del risultato anche don Gino Tarantini, papà di “Festalfa” come lui stesso si è definito, e felice di poter constatare il successo di una manifestazione ideata per i giovani e giunta ormai al suo 30esimo anno di vita: «deve essere davvero stata “una buona idea”».

I vincitori
Tre i premi messi a disposizione dall’Asipu, partner della serata: una coppa per il primo classificato e due targhe per il secondo ed il terzo. Al fine di esprimere un giudizio il più chiaro ed imparziale possibile, una giuria di ospiti ha stabilito alcuni parametri generali, tra cui la particolare prepensione al riciclo della creazione e la gradevolezza estetica del risultato. La scelta è stata tutt’altro che semplice e scontata visto l’altissimo livello dei manufatti in gara.

Il podio
Al primo posto il team Pro loco con il vestito ispirato al dipinto di Van Gogh, “La notte stellata”. È stato realizzato con scampoli di tessuto arrotolati e plastica.

Al secondo posto Anna di Bari per la parrocchia San Domenico con l’opera “Mi vesto di notizie”, realizzata interamente con carta di giornale sapientemente assemblata.

Terzo posto per Margherita Piccolomini con il vestito “Trame contemporanee dal passato” creato con rimasugli di colla a caldo che riproducono il disegno di un antico pizzo pugliese.

venerdì 15 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 4:31)

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Leone Giuseppe
Leone Giuseppe
6 anni fa

È da un po' che vorrei aprire un vero dibattito sull' utilizzo del termine “rifiuti” che gitengo non è più appropriato o corretto chiamarli “rifiuti” Dobbiamo aggiornare, anzi evolvere il termine. Il nome aiuterebbe.

Dino Bovio
Dino Bovio
6 anni fa

Noia terribile.