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Raddoppio del binario Corato-Andria, è il giorno degli espropri

La Redazione
Il binario Corato-Andria
Questa mattina i tecnici raggiungeranno alcuni dei terreni "a confine" con i binari della Bari nord. Tutti i passaggi della procedura
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Via gli ulivi, spazio alla strada ferrata: è il giorno degli espropri. La comunicazione, nelle case di tanti cittadini di Corato e di Andria, è arrivata a giugno ma in questi giorni, e fino al 27 luglio, i tecnici raggiungeranno alcuni dei terreni “a confine” con i binari della Bari nord.

Grazie alla delega conferita a Ferrotramviara dalla Regione Puglia, l’azienda che gestisce i trasporti su rotaia nel nord barese sta procedendo con il «decreto di occupazione d’urgenza» per l’esecuzione dei lavori di raddoppio del binario Andria-Corato, uno sviluppo complessivo di oltre 11 chilometri. Questo passaggio è successivo all’aver determinato «l’indennità provvisoria di espropriazione».

Nelle campagne, coratine e andriesi, si recheranno i tecnici incaricati da Ferrotramviaria per mettere a verbale «l’immissione nel possesso degli immobili» oggetto di esproprio.

I proprietari dei terreni sono stati invitati ad essere presenti, o a farsi rappresentare da una persona di fiducia, per verificare «quanto riscontrato dai tecnici e posto alla base per la quantificazione dell’indennità».

E gli ulivi?
Fino a ieri, come si legge nella missiva, i proprietari hanno potuto asportare «a proprie spese» sia «i materiali» che «il sottosuolo arboreo ad eccezione degli alberi di ulivo e tutto ciò che può essere tolto dal suolo senza pregiudizio dell’opera da realizzare».

Per gli ulivi i proprietari sono stati invitati a compilare un apposito modulo. Per poterli espiantare è necessario che Ferrotramviaria ottenga l’autorizzazione amministrativa dall’ufficio provinciale agricoltura di Bari.

Gli alberi “monumentali” seguiranno invece l’iter previsto dalla legge regionale numero 14 del 2007: saranno «individuati dagli incaricati» dello stesso ufficio barese per essere poi «espiantati e ricollocati in altro sito, a cura e spese» di Ferrotramviaria spa. Per i proprietari è prevista anche la possibilità di chiedere, entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, la ricollocazione delle piante monumentali all’interno della stessa particella catastale o di un’altra adiacente in loro possesso.

L’indennità
Entro 30 giorni a partire dall’immissione in possesso, da oggi quindi per molti, i proprietari potranno comunicare in forma scritta l’accettazione dell’indennità provvisoria. In caso di area edificabile per loro è prevista una maggiorazione del 10% dell’indennità. Entro lo stesso termine i proprietari possono presentare la documentazione per chiedere un’indennità superiore.

L’accettazione dell’indennità provvisoria è irrevocabile. I proprietari, inoltre, hanno diritto anche ad una indennità per il periodo che va «dall’immissione nel possesso» alla «corresponsione dell’indennità di espropriazione».

mercoledì 19 Luglio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 7:24)

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Diaferia Salvatore
Diaferia Salvatore
6 anni fa

Decreto durgenzaaaaa!!!!! Bhooo meno male che e d'urgenza figuriamoci