«Irrevocabili e serene». Così Luigi Menduni definisce le sue dimissioni dal ruolo di segretario generale del Forum dei Giovani.
«Gentile presidente del Forum dei Giovani, cara Antonella, ti scrivo per comunicarti che rassegno con questa lettera le mie dimissioni – riporta Menduni sulla sua pagina facebook – Sono irrevocabili e serene, già indicate ad inizio di questo incarico assunto per questa Presidenza con un’ottica di servizio per questo ente. Tanta strada è stata fatta e ho avuto anche l’onore di presiedere questa entità rara, speciale, come i ragazzi che si sono avvicendati come iscritti e quelli che ne sono entrati in contatto con i numerosissimi progetti e le iniziative.
Corato non può fare a meno dei suoi giovani e deve metterli sempre più al centro del suo cuore per poter ancora parlare di futuro. E il Forum è perciò strumento di servizio e dialogo essenziale, futuribile.
La mia intraprendenza mi sta portando ad una strada di auto-imprenditorialità ed ora mi chiede di metterci ancora di più anima e cuore. D’altro canto, il Forum ha bisogno di completare il suo passaggio di testimone, aggiornare il suo sguardo con gli occhi dei tanti giovani della nostra Città.
Non è un addio, ma un nuovo inizio e lo accolgo con la fiducia di poter fare ancora tanto».
I giovani: li vedo sempre più distanti, disinteressati, demotivati, rassegnati. Guardano al loro futuro con preoccupazione, accusando giustamente gli anziani di non aver fatto nulla per loro. Quando poi diventano più grandi, copiano i nonni e i padri. Dissi ad uno dei primi presidenti del Forum, come mi sembrasse riduttivo il ruolo di tale sodalizio, se esso non si fosse interessato in modo incisivo di politica a largo respiro, quale metodo di sviluppo positivo del problema “giovani”. Ma in questa falsa democrazia, ricevuta in eredità da una guerra persa, sembra che lo stare semplicemente a guardare e lamentarsi, sia il massimo dell'impegno sociale.