Attualità

Consulta popolare venezuelana, da Corato 352 “sì” per bloccare Maduro

La Redazione
La sezione coratina per la consulta popolare venezuelana contro Maduro
I quesiti: "l'approvazione o meno dell'assemblea costituente"; "il rinnovo o meno dei poteri pubblici eletti illegalmente"; "la formazione o meno di un Governo di Unità Nazionale e l'indizione di elezioni libere"
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Ben 353 persone ieri hanno raggiunto il Centro italo venezuelano per partecipare alla consulta popolare organizzata dal fronte dell’opposizione venezuelana, il Mud (Mesa de Unidad democratica) per bloccare l’assemblea costituente istituita dal presidente Nicolas Maduro.

Tre i quesiti su cui i venezuelani maggiorenni (in possesso di carta d’identità o passaporto venezuelano) hanno potuto esprimere la loro volontà: “l’approvazione o meno dell’assemblea costituente”; “il rinnovo o meno dei poteri pubblici eletti illegalmente”; “la formazione o meno di un Governo di Unità Nazionale e l’indizione di elezioni libere”. Tranne una persona che ha deciso di votare “no” al primo e non esprimersi sugli altri due, per il resto tutti hanno messo la loro croce sul “sì”.

Fa riflettere il fatto che per votare siano arrivate persone che risiedono anche a diversi chilometri da Corato: «oltre che dai Comuni vicini sono arrivati anche dalla Basilicata» spiegano dal Centro italo venezuelano. Circa un centinaio, invece, i venezuelani residenti a Corato che hanno espresso la loro volontà.

«Da questa giornata – commentano dal Centro – è emersa la forte volontà di cambiare la situazione attuale e di opporsi alle modifiche della Costituzione proposte dal presidente Maduro: porterebbero a rafforzare il suo potere autoritario e nessuno di noi lo vuole.

Tutti siamo stati convinti di votare perché vincesse il “sì”. Lo abbiamo fatto con entusiasmo, non ci hanno spaventati i chilometri da percorrere per votare. La speranza di assistere ad un cambio politico in Venezuela ci ha dato lo stimolo per raggiungere il Centro e esprimere la nostra idea».

A Caracas una donna è stata uccisa e in 3 sono rimasti feriti durante un agguato ad un seggio. Ad aprire il fuoco sarebbero stati due uomini in moto. Dal primo aprile, quando Maduro ha annunciato la nascita della Costituente, quasi 100 persone sono morte negli scontri tra l’opposizione, la polizia e le forze paramilitari.

In tutto il mondo milioni di cittadini hanno sfidato la paura e la tensione e hanno scelto di partecipare al referendum. Il risultato era quasi scontato – il 98% dei votanti ha detto no al progetto Maduro e ha invitato l’esercito a difendere le istituzioni democratiche – ma il dato politico rilevante è che sono stati oltre 7 milioni su una popolazione di 31 milioni i cittadini recatisi ai seggi per esprimere la propria preferenza. 6.492 381 persone hanno votato in Venezuela, e 693. 789 all’estero, secondo i dati forniti dalla Commissione dei garanti, formata dai rettori delle principali università venezuelane.

lunedì 17 Luglio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 7:32)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

352 persone, tutte, presumo, con cittadinanza italiana, infervorate contro un tale Maduro, del quale poco o nulla ci interessa. E contro i nostri politici che contano, che in settant'anni hanno rovinato l'Italia e continuano orgogliosamente a farlo, nessuna protesta, nè da parte loro, nè da parte di altri?

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Camilla, io osservo lo squallore nostro: una falsa democrazia, dove il popolo è tenuto nell'ignoranza, per impedirgli di reagire. Ce lo meritiamo, dato che ogni sistema politico si adatta al carattere del popolo al quale viene attribuito.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Ringrazio il sedicente “salvatore di gennaro”, che mi attribuisce l'onniscienza. P.S.: ma non ti sembra che ne basti già uno, di “salvatore di gennaro”? Comunque, sappi che io (quello vero) non uso mai il maiuscolo.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Caro Salvatore, o presunto tale, ricambio le espressioni di simpatia. Praticamente, se la redazione non interviene, obbligando uno dei due a firmarsi in modo diverso, pena la non pubblicazione dei commenti, nè rinunciando io, a causa di questo curioso inconveniente, a scrivere note, ci differenzierà soltanto lo “stile”. Il mio si conosce (critico, fatto di riferimenti, pungolante, nessun uso di stupidi neologismi o inglesismi, grammaticalmente e sintatticamente corretto): sono ora curioso di conoscere il tuo, dato che non ti sei ancora espresso. Cordialità.