12 luglio 2016

Disastro ferroviario, il Comune chiede al Ministero la «ricompensa al valore civile»

La Redazione
Il fotoracconto della tragedia sui binari tra Corato e Andria
La richiesta trova motivazione nelle operazioni «di soccorso prestata nel tragico evento del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta ferroviaria Corato-Andria»
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Attraverso un formale atto di Giunta l’amministrazione cittadina ha chiesto al Ministero dell’Interno di «proporre al Presidente della Repubblica di concedere ricompensa al valore civile al Comune di Corato per l’opera di soccorso prestata nel tragico evento del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta ferroviaria Corato-Andria».

Per gli adempimenti necessari la delibera è stata trasmessa alla Prefettura, ufficio territoriale del Governo della Provincia di Bari.

«Il disastro ferroviario ha lasciato un segno indelebile non solo nella comunità locale ma in tutta l’Italia intera con echi in tutto il Mondo – si legge nel delibera – Una tragedia che possiamo annoverare tra i più gravi incidenti ferroviari per numeri di vittime nella Nazione.

La macchina dei soccorsi è stata attivata nella immediatezza del triste evento e secondo le affermazioni dello stesso dott. Antonio Nunziante vice presidente della Regione Puglia con delega alla Protezione Civile: “la macchina dei soccorsi ha funzionato”.

Effettivamente la macchina dei soccorsi è stata immediatamente attivata presso il Comune di Corato che operava in simbiosi con la sala operativa della protezione civile della Regione Puglia».

Quando il 12 luglio nella centrale operativa della Polizia Locale arrivarono «le prime comunicazioni di un incidente ferroviario tra Corato e Andria» venne «attivato il “Centro operativo comunale” di Protezione Civile» in accordo con il sindaco Mazzilli e in collegamento con la sala operativa della protezione Civile della Regione Puglia.

La delibera, dopo aver citato la presenza di Antonio Lanza, della Protezione Civile della Regione Puglia, del sindaco Mazzilli, del vice comandante dei Vigili del Fuoco di Barletta per il coordinamento logistico ed utilizzo dei mezzi e del personale, della dottoressa Maria Iurilli dirigente servizio igiene Asl/Ba e del dottor Giuseppe Fato del coordinamento delle associazioni di volontariato di protezione civile della Provincia Bat, riporta una parte della relazione stilata all’epoca: «si evince palesemente il ruolo fondamentale e strategico svolto dal “Centro operativo comunale” attivato dal Comune che ha operato sino alla sera del 12 luglio».

Dopo le 20 arrivò a Corato la «comunicazione dalla Prefettura di Barletta-Andria-Trani che disponeva la cessazione dell’attività del Centro con il trasferimento delle attività presso il Centro Coordinamento Soccorsi istituito presso la stessa Prefettura della Provincia Bat».

«È superfluo rimarcare il ruolo assolto dal C.O.C. presso il Comune di Corato avendo gestito il periodo immediatamente a seguire il triste evento – prosegue la delibera – È noto che tale momento è quello più critico in quanto l’attività parte e la macchina dei soccorsi si attiva priva o quanto meno con minime informazioni.

L’amministrazione comunale si è attivata immediatamente inviando sul luogo del disastro tutto il personale di Polizia Locale che ha provveduto nella immediatezza a diramare le informazioni relative alla entità dello scontro consentendo l’attivazione dei soccorsi, prestando di fatto i primi soccorsi ai feriti e facilitando l’arrivo degli altri operatori sul luogo dell’incidente.

Il personale portandosi sul posto procedeva per il tramite del C.O.C. e direttamente dal luogo del disastro a diramare le necessarie informazioni per il prosieguo di tutte le operazioni e a fornire le proprie forze nel contribuire a diminuire l’entità dei danni e a soccorrere e mettere in salvo i feriti».

Il presidente della Provincia Bat in una nota del 15 settembre ha espresso «il più vivo sentimento di gratitudine per l’aiuto concreto offerto a sostegno di tutte le fasi di soccorso e di assistenza esprimendo riconoscenza per il clima di collaborazione di coordinamento, di capacità di lavoro eccezionale.

I ringraziamenti ed i segni di gratitudine sono arrivati anche «dalla Presidenza della Giunta Regionale Sezione Protezione Civile con la consegna di un attestato per il notevole apporto nella gestione dell’emergenza a favore dell’Amministrazione del Comune di Corato».

martedì 4 Luglio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 8:02)

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Marco
Marco
6 anni fa

Credo che ci stiamo perdendo in chiacchiere, non si parla altro di soldi, rimborsi, ringraziamenti, piazze e monumenti dedicati e adesso anche la “ricompensa al valore civile”.
Il tutto mentre il servizio ferroviario continua a non funzionare, malgrado le promesse, i disagi e i pericoli che i viaggiatori affrontano, ogni giorno, utilizzando i mezzi propri per velocizzare gli spostamenti da una città all'altra.
Abbiamo un numero certo di vittime dell'incidente ferroviario ma non abbiamo quello del numero dei disagi, ritardi, incidenti stradali che i viaggiatori stanno subendo non potendo utilizzare il treno.
Ovviamente l'opinione è strettamente personale.

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Marco ha detto quello che tutti pensano, ma non osano dirlo. Con una mezza dozzina di persone schiette e decise, avrei fondato un partito.

Er Pupo
Er Pupo
6 anni fa

la medaglia al valor civile, gli elogi, e quant'altro, ma non avete ancora ben capito, siamo difronte ad una tragedia. tutta questa “manfrina” non serve ai parenti delle vittime, stanno ancora aspettando i risarcimenti dovuti!

Marco
Marco
6 anni fa

Salvato', ci sto, facciamolo sto partito dai, io e te!

CLAUDIA
CLAUDIA
6 anni fa

Non c'e' limite alla sfrontatezza. Ma scusate questi signori non stavano per caso facendo solo il loro dovere? Dovere per cui sono stati abbondantemente pagati? E poi risulta che non sono stati proprio questi signori in prima linea ad estrarre i corpi martoriati. Ma è propio vero che non c'e' limite alla vergogna!

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Caro Marco, ti ringrazio, e so che, in cuor tuo, sei sincero. Da 1983 in poi, anni in cui frequentavo la facoltà di Scienze Politiche a Roma, ho cercato di avvicinare colà i politici dei partiti meno invischiati nella corruzione dilagante, per proporre le mie idee. Attestati di buona volontà tanti, ma mi prendevano per visionario, nel prevedere per noi una pessima fine. L'ultimo tentativo l'ho fatto con il M5S locale(per carità, nessuna affinità con Grillo, data la mia cultura), ma si è risolto in un fallimento. Che fare ora, dato che si è ormai rovinato ogni terreno d'intervento e l'anarchia e l'imbecillità aleggiano sovrane? Cosa potrebbe proporre un nuovo partito? (continua, con il benestare della Redazione).

 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Continuo. Potrei prendere suggerimenti dal mio lavoro (Centro del Controllo di Volo di Roma), dove mi sono conquistato la stima e l'abnegazione dei miei collaboratori, dato che io avevo già fatto in precedenza tutto quello che io chiedevo loro di fare. Ecco: l'esempio. Un nuovo mio partito annullerebbe la figura del politico a vita, gli toglierebbe ogni privilegio, ogni remunerazione; inciderebbe sulla scuola per farla diventare vera “maestra di vita”; sulla televisione, pessima “maestra di vita”; punirebbe con il massimo della pena gli inquinatori e coloro che truffano lo Stato; ridurrebbe drasticamente gli stipendi ai nuovi burocrati statali o parastatali; educherebbe il popolo al rispetto delle regole. Miracoli non potrà farli, ma penserà ai posteri, ora completamente trascurati.

de benedittis
de benedittis
6 anni fa

L'ego , l'ego distruttore . Gli appassionati delle medaglie sappiano che le ricompense non si chiedono … si ricevono se meritate . Poi se sono Cattolici ricordino che : ” Quando tu fai un atto di solidarietà non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,”