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Dal grano alla comunità, quando rivive la tradizione

Ingrid Vernice
Dal grano alla comunità
Danze popolari pugliesi ed internazionali, tradizione ed innovazioni nel campo della mietitura, il tutto accompagnato da ottima musica e buon cibo
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Una prima edizione della Sagra del grano ricca di visitatori quella che ha animato la torrida domenica dei cittadini coratini. Danze popolari pugliesi ed internazionali, tradizione ed innovazioni nel campo della mietitura, il tutto accompagnato da ottima musica e buon cibo.

La serata è cominciata con il ringraziamento al parroco della parrocchia di San Francesco d’Assisi, don Giuseppe Mazzilli, che ha contribuito ad organizzare la prima Sagra del grano a Corato. Importante è stato anche il contributo della comunità, la collaborazione della Pro loco Quadratum, rappresentata dal presidente Gerardo Strippoli e da numerosi soci, ed il sostegno dei tanti sponsor che hanno permesso la realizzazione della serata.

Perché il tema del grano?
È da sempre il cereale alla base dell’alimentazione dell’uomo, che lo ha trasformato in farina, e quindi in pane e pasta. Inoltre la spiga di grano che tiene uniti i chicchi diventa simbolo di unione e fratellanza, caratteristiche che si ricercano nella comunità. Nel percorso cristiano poi, ritroviamo più volte il grano sotto forma di pane spezzato e come metafora della famiglia.

La cultura del grano
La Puglia è una delle regioni più famose per la produzione di grano duro di alta qualità. Anche il territorio di Corato produce notevoli quantità di grano pregiate che con spirito imprenditoriale vengono lavorate ed esportate in tutto il mondo. La nostra città deve molto a questo cereale che da secoli viene sapientemente coltivato e dà lavoro agli agricoltori. Proprio per questo durante la serata è stato possibile ammirare una serie di macchinari d’epoca e non utilizzati per la raccolta, oggetti appartenenti alla vita contadina di un tempo, riproduzioni funzionanti ed in scala della mietitrebbia, e una mostra fotografica dedicata al lavoro nei campi.

L’enogastronomia
Tante le prelibatezze culinarie che è stato possibile assaggiare durante la sagra, la maggior parte con protagonista principale il grano. L’immancabile pane di Altamura, la pasta fresca fatta a mano, i primi piatti cucinati al momento da rinomati chef, il tutto accompagnato da un calice di vino pugliese, e tanti altri prodotti tipici provenienti da altre parti d’Italia.

Musiche e danze
L’animazione è stata curata dalla scuola di danza Abracadanze che, con i suoi allievi, ha coinvolto i visitatori in danze popolari e coreografie appartenenti alla tradizione italiana ed estera. Molto apprezzati sono stati anche i “Ragazzi per bere”, una band che rielabora brani tra i più celebri del repertorio swing, proponendo arrangiamenti personalizzati e brani di autori intramontabili della musica italiana dagli anni 30 agli anni 60.

lunedì 26 Giugno 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 8:25)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Ci sono tradizioni e tradizioni: quelle volute mantenere in vita dalla varie “pro loco” e quelle, ben più importanti, che nessuno difende: Un esempio per tutti? Il costruttivo, salutare, proficuo dialogo fra i componenti della famiglia durante il pranzo.