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Necropoli di San Magno, il sindaco: «Stiamo progettando un percorso ciclabile»

Ingrid Vernice
La necropoli di San Magno
Qual è il futuro di un'area naturalistica ricca di reperti archeologici come quella murgiana?
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Natura, storia e sport. Questo ha offerto l’appuntamento di sabato mattina a San Magno organizzato con la collaborazione della Delegazione Fai Barletta- Andria-Trani e con il patrocinio del Comune di Corato. L’incontro, iniziato all’interno della Masseria Cimadomo, ha dato lustro al tema della valorizzazione del patrimonio archeologico situato all’interno del parco nazionale dell’Alta murgia.

Qual è il futuro di un’area naturalistica ricca di reperti archeologici come quella murgiana? A questa domanda hanno cercato di dare risposta il sindaco di Corato Massimo Mazzilli, il capo delegazione Fai Rosa Crocetta, la dirigente dell’Itet “Tannoia” Nunzia Tarantini ed il vice presidente del Parco dell’alta murgia Cesareo Troia.

«Il comune di Corato ha acquistato 36 chilometri quadrati di terreno per rispondere alle esigenze dei turisti, sempre più numerosi, che vedono nella nostra amata Regione una meta nuova e ricca di attrattive. Inoltre è in fase di progettazione un percorso ciclabile a cui spero si aggiungeranno servizi di vario genere pensati ad hoc». Ha esordito così il sindaco di Corato Massimo Mazzilli.

Importante è anche l’impegno che il primo cittadino ha richiesto agli imprenditori; investire nel turismo responsabile creerebbe una notevole quantità di posti di lavoro.

Da quale esigenza nasce la collaborazione con il Fai e il “Tannoia”?
«I ragazzi del “Tannoia” presenti oggi fanno parte del corso di relazioni internazionali e marketing, e con il capo delegazione Fai Rosa Crocetta, abbiamo pensato di coinvolgerli direttamente nella gestione dell’area della necropoli, non solo allo scopo di valorizzare il territorio, ma anche per permettere agli studenti di avere un primo approccio con il mondo del lavoro» ha detto la dirigente Tarantini. Crocetta ha fatto un’unica richiesta al primo cittadino, subito accolta favorevolmente: di provvedere al trasporto dei ragazzi che si occuperanno dell’area delle Tombe di San Magno.

La giornata del Fai – Fondo Ambiente Italiano – è proseguita con la visita alla necropoli, comprese la chiesa neviera e la pescara degli antichi, una degustazione di prodotti tipici ed una sana biciclettata attraverso il territorio del parco nazionale dell’alta murgia da poco candidato come patrimonio mondiale delle riserve e della biosfera Unesco.

La necropoli
Come mostrato nel nostro servizio video, l’area di San Magno è segnata da frequentazioni umane succedutesi nei secoli, di cui restano importanti testimonianze, prima tra tutte l’omonima necropoli, risalente alla tarda età del bronzo. Essa conta diverse decine di sepolcri a tumulo, alcuni dei quali conservano la cista, costituita da lastre calcaree di grosse dimensioni.

Nelle tombe sono stati rinvenuti oggetti in bronzo e in ferro e vasellame prevalentemente frammentario sia di impasto che acromo e dipinto in stile geometrico in argilla depurata. Spicca una coppetta di tipo greco-orientale proveniente dal sepolcro numero 12 databile tra l’ultimo quarto del VII e il primo quarto del VI sec a.C.: si tratta di prodotto d’importazione o, comunque, d’imitazione locale da Metaponto o da Siris che trova numerosi riscontri nei complessi vascolari apulomaterani. Anche il repertorio vascolare, sia pure frammentario, ha offerto sufficienti elementi di identificazione e di collocazione culturale e cronologica dei sepolcri esaminati.

lunedì 29 Maggio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 9:42)

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Vito Questo
Vito Questo
6 anni fa

Fate con mooolta calma.

Marilena Torelli
Marilena Torelli
6 anni fa

Aggiungerei che i suddetti reperti sono conservati e quindi esposti presso il Museo della Città e del Territorio di Corato, sempre aperto e visitabile gratuitamente.