Attualità

Medaglia d’oro alle mamme, Corato è il primo centro in Puglia per le donazioni di sangue cordonale

La Redazione
«Perché l'ospedale sia sempre più dei cittadini»: l'Adisco riaccende l'entusiasmo nel reparto di ginecologia
La pediatra Luisa Belsito: «spero che questi dati possano essere tenuti in considerazione anche nell'elaborazione del piano di riordino ospedaliero»
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L’Umberto I di Corato si è affermato, nel 2016, come primo centro della regione Puglia per numero di donazioni di sangue cordonale.

Questo importante traguardo è emerso nel corso della manifestazione “Donatori fin dalla nascita”, organizzata dalla sezione locale dell’Adisco – Associazione donatrici italiane di sangue del cordone ombelicale – in occasione della festa della mamma. Nel corso dell’evento presentato dalla prof. Monica Tommasicchio sono stati premiati i piccoli donatori di sangue cordonale nati negli ultimi due anni presso il nosocomio cittadino.

«In Puglia sono presenti 14 punti raccolta, individuati tra i centri nascita con oltre mille parti annui – ha affermato il dott. Michele Santodirocco, dirigente medico della banca cordonale pugliese, con sede presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo – Nel solo centro di Corato, lo scorso anno, sono state raccolte ben 219 donazioni: ciò significa che le donazioni sono state pari al 20% dei parti». Un risultato incredibile questo, se confrontato con la media nazionale, del solo 4,8%.

«Questo risultato rappresenta una immensa soddisfazione per tutte noi – ha commentato la presidente Adisco Corato, la pediatra Luisa Belsito – e si è reso possibile solo grazie all’impegno ed alla dedizione di medici, ostetriche e di tutto il personale della ginecologia dell’ospedale Umberto I di Corato. Spero che questi dati possano essere tenuti in considerazione anche nell’elaborazione del piano di riordino ospedaliero».

Su 219 raccolte però solo 7 sacche sono state bancate a fini trapiantologici. Per quanto sia indispensabile migliorare la qualità delle raccolte, il sangue cordonale non bancato non viene buttato ma viene usato per la ricerca scientifica e per la formazione di un gel piastrinico. Il gel piastrinico è un emo-componente efficace nel trattamento di ulcere nei diabetici, ulcere corneali, cisti ossee, per le medicazioni dei bambini affetti da epidermolisi bollose a tanto altro ancora.

«Ci stiamo impegnando affinché il gel piastrinico venga impiegato per la cura di alcune patologie all’interno dei reparti del nosocomio coratino – ha poi aggiunto la presidente Adisco Corato – Quello di Corato sarebbe così l’unico ospedale del Sud Italia ad utilizzare il gel piastrinico derivante dalle donazioni di sangue cordonale».

Nel corso di “Donatori fin dalla nascita” è stato inoltre presentato, dalla musicoterapeuta Teresa Tatoli, “Nati per la musica”, un progetto nazionale per la diffusione della musica in età prescolare, promosso da Associazione culturale pediatri, Società italiana per l’educazione musicale e Centro per la salute del bambino onlus.

I presenti sono infine stati omaggiati della pasta “Cuore Mio”, offerta dall’azienda coratina leader nel settore, Granoro, che ha da subito sposato i principi, gli obiettivi ed il messaggio dell’Adisco. La pasta “Cuore Mio”, ad alto contenuto di betaglucano, una fibra solubile che aiuta a ridurre il livello di colesterolo nel sangue, con il conseguente beneficio di protezione dal rischio di malattie cardiovascolari, ben si coniuga con l’associazione che si occupa altresì della promozione del benessere dell’individuo a tutto tondo.

giovedì 25 Maggio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 9:47)

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