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Quanto fumano i ragazzi a Corato? Lo svela “Il tuo respiro in un soffio”. Il video

La Redazione
“Il tuo respiro in un soffio”
La cardiologa Ceglia, per conto dell'associazione "Salute e sicurezza", lunedì pomeriggio ha presentato i risultati del progetto "Il tuo respiro in un soffio" nel chiostro del Palazzo di città
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«Su 450 ragazzi solo il 3 % fuma? Non ci credo». È sincera la cardiologa Maria Altomare Ceglia che, per conto dell’associazione “Salute e sicurezza” lunedì pomeriggio ha presentato i risultati del progetto “Il tuo respiro in un soffio” nel chiostro del Palazzo di città.n

L’iniziativa si è inserita nel lungo elenco di progetti già svolti dalla onlus partendo dall’idea della «sensibilità come abito dell’intelligenza» come ha detto la dottoressa Rina Recchia.n

Anche questo progetto è stato svolto grazie al costante sostegno delle attività imprenditoriali del territorio, in questo caso della ditta Corgom. L’azienda, che si occupa del trattamento degli pneumatici, ha sposato la causa per «proseguire con l’opera di tutela dell’ambiente e della salute di chi lo vive»: a specificarlo è stato l’amministratore Vito Scaringella accompagnato dalla responsabile dell’ufficio marketing, Marilisa Ferrara. La Corgom, oltre a sostenere il progetto, ha premiato anche gli studenti con il concorso “Il tuo respiro in un selfie”. Uno spirito di collaborazione che ha ricevuto il plauso dell’amministrazione comunale, nella parole del sindaco Massimo Mazzilli e dell’assessore allo sport Gaetano Nesta.n

Con questo progetto rivolto ai ragazzi delle scuole superiori, al centro si è messa la «prevenzione delle malattie cardiorespiratorie in età evolutiva» ha affermato Roberto Mazzilli, presidente dell’associazione, manifestando la sua gratitudine nei confronti dei medici e della Corgom.n

Grazie a “Il tuo respiro in un soffio”, specialisti e personale qualificato della onlus hanno effettuato visite pneumologiche, cardiologiche, ecg e spirometrie completamente gratuite a circa 450 alunni. Oltre agli esami si è svolta una vera e propria attività di «informazione per rimarcare i fattori di rischio» ha ricordato Claudio Paolillo, responsabile del reparto di cardiologia di Corato.n

Interessanti, e degni di valutazioni ancora più specifiche, i risultati ottenuti dalle visite. «Ci dispiace che non tutti abbiamo colto l’opportunità offerta dal progetto – ha esordito la dottoressa Ceglia – Abbiamo potuto visitare solo il 40% dei ragazzi a cui era rivolto il progetto, gli studenti delle prime classi degli istituti secondari di secondo grado di Corato e della sede del “Tannoia” che si trova a Ruvo».n

Quel 3% di fumatori di cui dicevamo all’inizio potrebbe essere «un valore sottostimato» forse perché i ragazzi «avevano paura di dire la verità perché i loro genitori non ne sono a conoscenza» ha ipotizzato la Ceglia. Due le valutazioni da sottolineare: «per fortuna la percentuale dei fumatori è più bassa rispetto ai livelli nazionali ma, cosa che non ci aspettavamo, è maggiore il numero delle ragazze che fumano».n

Sentirsi dire dagli studenti che «fumare serve per sembrare più grandi» ricorda ancora una volta quanto sia necessario investire sul benessere psicologico e sociale delle giovani generazioni.n

mercoledì 24 Maggio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 9:55)

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Sandra
Sandra
6 anni fa

Secondo i dati di ISTAT circa il 7% dei ragazzi italiani in età compresa tra 14-17 anni e circa il 18% in età tra 18 e 19 anni fuma le sigarette.