Dopo la prima iniziativa organizzata già tre settimane fa, i membri della comunità italo-venezuelana di Corato tornano a manifestare contro la crisi umanitaria che sta soffocando sempre più il Paese latino americano.
Stavolta la loro protesta si unisce a quella che, in contemporanea mondiale, si svolgerà in oltre ottanta città sparse per il pianeta al grido di «no mas dictadura», mai più dittatura.
Da settimane lungo le strade di Caracas e non solo, sono numerose le proteste contro il governo e il presidente Nicolas Maduro, considerato il responsabile di questa situazione. E spesso le rivolte vengono represse nel sangue.
«La situazione è molto complicata, non c’è sicurezza, mancano i beni di prima necessità, il costo della vita è assolutamente insostenibile e, come se non bastasse, c’è un clima da guerra civile a causa della violenza messa in campo dal governo» spiegano.
Per questo oggi alle 17.30 i venezuelani residenti a Corato si ritroveranno in piazza Simon Bolivar per chiedere «il rispetto deindiritti umani e il ripristino della democrazia».